Nella foto, il presidente cinese Xi Jinping
Le tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti tornano a infiammarsi dopo le recenti dichiarazioni del ministro del Commercio cinese Wang Wentao, che ha avvertito Washington sulle conseguenze di nuove tariffe punitive.
Cina pronta a combattere contro i dazi di Trump: “Più spesa fiscale e taglio dei tassi per spingere il PIL al 5%”
“Non c’è alcun vincitore in una guerra commerciale: ma se gli Stati Uniti seguiranno la strada sbagliata, noi la seguiremo fino in fondo. Se invece vogliono imboccare la strada giusta e risolvere i problemi, dovrebbero incontrare la nostra controparte al momento appropriato”, ha dichiarato Wang a margine del Congresso nazionale del popolo.
Le parole del ministro arrivano in risposta alle intenzioni del presidente Donald Trump di reintrodurre pesanti dazi sulle importazioni cinesi. Secondo Pechino, questa mossa non solo danneggerà le economie di entrambi i Paesi, ma avrà ripercussioni significative anche sulla stabilità economica globale.
La strategia di Pechino: più spesa pubblica e taglio dei tassi per la crescita al 5%
Nonostante le tensioni con Washington, Pechino mantiene la sua rotta per il raggiungimento dell’obiettivo di crescita economica del 5% nel 2025. Per sostenere l’economia, il governo cinese è pronto ad adottare una serie di misure volte a stimolare la domanda interna e a sostenere le imprese colpite dalle restrizioni commerciali.
Aumento della spesa pubblica
Una delle strategie principali di Pechino sarà il rafforzamento della spesa pubblica, con un incremento degli investimenti in settori chiave come le infrastrutture, la tecnologia e l’innovazione industriale. Il governo centrale prevede di finanziare grandi progetti di sviluppo urbano, trasporti e transizione energetica, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dalle importazioni e stimolare la produzione interna.
Secondo gli esperti, gli investimenti pubblici saranno concentrati su:
Grandi opere infrastrutturali, come nuove reti ferroviarie, autostrade e smart cities;
Settore manifatturiero avanzato, per migliorare la competitività delle aziende cinesi sui mercati globali;
Transizione energetica, con incentivi per la produzione di tecnologie verdi e rinnovabili, come il fotovoltaico e le batterie al litio.
Taglio dei tassi di interesse e sostegno al credito
Un’altra leva della strategia economica cinese sarà la politica monetaria espansiva. La Banca Popolare Cinese potrebbe intervenire con un ulteriore taglio dei tassi di interesse, abbassando il costo del denaro per famiglie e imprese e stimolando i consumi interni.
“L’obiettivo è mantenere un ambiente finanziario favorevole alla crescita, facilitando l’accesso al credito per le aziende e garantendo stabilità al mercato immobiliare”, ha dichiarato un alto funzionario della banca centrale cinese.
A questo si aggiungerà un maggiore sostegno alle piccole e medie imprese attraverso programmi di finanziamento agevolato e garanzie statali, in modo da compensare le difficoltà dovute alla contrazione della domanda estera.
Guerra commerciale USA-Cina: quali conseguenze?
Il riaccendersi della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina rischia di innescare una nuova fase di instabilità sui mercati internazionali
Danni per entrambe le economie
Le nuove tariffe annunciate da Trump mirano a colpire settori strategici dell’export cinese, tra cui elettronica, semiconduttori e prodotti industriali, ma il costo di questa politica potrebbe ricadere anche sui consumatori americani, che si troverebbero ad affrontare prezzi più alti su molti beni di consumo.
Allo stesso tempo, la Cina potrebbe rispondere con misure di ritorsione, imponendo dazi su prodotti statunitensi come automobili, prodotti agricoli e componenti tecnologici, danneggiando settori chiave dell’economia americana.
Impatto sull’economia globale
Gli analisti temono che una nuova escalation dei dazi possa rallentare ulteriormente la crescita economica globale, già messa alla prova dall’incertezza geopolitica e dalle difficoltà del settore manifatturiero internazionale.
“L’introduzione di nuove barriere commerciali rischia di frammentare ulteriormente le catene di approvvigionamento globali, aumentando i costi per le imprese e riducendo la competitività dei mercati”, avverte un economista della Banca Mondiale.
Mentre la tensione tra Pechino e Washington cresce, la Cina sembra determinata a rafforzare la propria economia con una strategia di stimolo fiscale e monetario. Tuttavia, l’impatto della guerra commerciale potrebbe andare ben oltre i confini dei due Paesi, con effetti a catena sui mercati internazionali e sulla crescita globale.
Resta da vedere se gli Stati Uniti e la Cina riusciranno a trovare un compromesso o se il conflitto commerciale rischia di trasformarsi in una battaglia economica a lungo termine.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link