Bollette, il grande caos. Amministratori in campo per aiutare i cittadini


La povertà energetica in Piemonte, i salassi in bolletta, con una spesa per luce e gas aumentata in media quest’anno tra il 15 e il 19% rispetto all’anno scorso.

E le misure del governo – il cosiddetto decreto bollette, da poco approvato alla camera e ora in fase di esame al senato – per mitigare l’altalena dei prezzi e far risparmiare le fasce più fragili della popolazione nel passaggio verso il mercato libero.

Un pacchetto da 3 miliardi – metà per le imprese, l’altra metà per le famiglie – contro il caro energia per venire incontro alle difficoltà dei cittadini in un momento di forti oscillazioni del mercato.

850mila gli utenti vulnerabili in regione a cui la norma di rivolge. Chi ha un Isee fino a 25mila euro, per esempio, avrà un bonus di 200 euro sulla fornitura di energia elettrica.

Al grattacielo della Regione il tavolo tra amministratori locali, con Anci Piemonte e l’Uncem per analizzare i benefici della legge e il non facile iter da seguire per accedervi, con l’aiuto delle amministrazioni locali.

Come quanto accaduto ad Arona, centro del Novarese sul lago maggiore, dove il comune ha aperto uno sportello, finanziandolo coi fondi europei del Pnrr, per aiutare i residenti nel passaggio dal mercato libero o tutelato dell’elettricità al sistema a tutele graduali. 

Interviste a Roberto Colombero, presidente di Uncem Piemonte. 

Montaggio di Cristiano Gaviglio. Servizio di Davide Denina 
 



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