Il Governo ha posto la questione di fiducia sul disegno di legge di conversione del Decreto-legge n. 25, noto come “Decreto PA”, che introduce misure urgenti per il reclutamento e il funzionamento delle pubbliche amministrazioni.
Tra le novità durante l’esame in prima lettura, si segnala la riapertura fino al 3 giugno 2025 dei termini per accedere alla procedura di riversamento spontaneo del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo (anni 2015-2019).
In sostanza, le imprese che, al 22 ottobre 2021, abbiano utilizzato in compensazione un credito d’imposta R&S senza disporre dei requisiti previsti, potranno sanare la propria posizione entro la nuova scadenza, senza incorrere in sanzioni o interessi.
Entro il 3 giugno 2025, l’impresa (direttamente o tramite intermediario abilitato) dovrà trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate l’apposita istanza disponibile online, indicando:
- i periodi d’imposta di maturazione del credito;
- gli importi da riversare;
- i dati relativi alle attività e spese ammissibili.
Il pagamento, da effettuarsi tramite modello F24 senza compensazione, potrà avvenire:
- in un’unica soluzione (cod. tributo 8170) entro il 3 giugno 2025;
- oppure in tre rate annuali di pari importo:
- prima rata (cod. 8171) entro il 3 giugno 2025;
- seconda (cod. 8172) entro il 16 dicembre 2025;
- terza (cod. 8173) entro il 16 dicembre 2026.
Dal 4 giugno 2025, saranno dovuti gli interessi legali. L’omesso pagamento anche di una sola rata comporterà la decadenza dalla procedura, l’iscrizione a ruolo degli importi residui e l’applicazione di sanzioni (30%) e interessi (4% annuo, ai sensi dell’art. 20 DPR 602/1973).
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