È partita ufficialmente la campagna fitosanitaria straordinaria della Regione Sardegna contro i lepidotteri defogliatori della sughera, minaccia crescente per gli ecosistemi boschivi e per l’economia sughericola dell’isola. L’intervento, finanziato con 3 milioni di euro, interessa oltre 40.400 ettari di sugherete situate principalmente nella Sardegna nord-occidentale.
Minaccia agli ecosistemi e alla filiera del sughero
L’iniziativa mira a contenere le infestazioni di Lymantria dispar e Malacosoma neustria, due specie di lepidotteri responsabili della defogliazione massiva dei boschi di sughera. Questi insetti, sempre più diffusi per effetto del cambiamento climatico e delle alterazioni ambientali, compromettono la stabilità forestale e l’intero comparto produttivo legato al sughero.
L’azione è stata promossa e coordinata dall’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, con il coinvolgimento operativo del Corpo Forestale, AGRIS Sardegna, Forestas e l’Università di Sassari. Il via libera è arrivato dal Ministero della Salute con il Decreto 18953 del 7 aprile 2025, in deroga alle restrizioni ordinarie, a seguito delle analisi del Tavolo Tecnico Forestale Fitosanitario.
Trattamento aereo mirato con insetticida biologico
La distribuzione è affidata a 4 elicotteri attrezzati per l’applicazione aerea di Bacillus thuringiensis kurstaki, un insetticida biologico selettivo che colpisce esclusivamente le larve dei lepidotteri target, senza effetti collaterali per l’uomo o gli insetti non bersaglio.
Le operazioni seguiranno un piano operativo basato su oltre 600 punti di controllo della rete Dibomed, che già dall’autunno 2024 aveva indicato un rischio fitosanitario elevato su gran parte delle aree colpite. Le località coinvolte includono tra le altre Sinnai, Burcei, Iglesias, Thiesi, Villanova Monteleone, Putifigari, Telti e Tempio Pausania.
Un’azione strategica per l’ambiente e l’economia
Secondo l’assessora regionale dell’Ambiente, Rosanna Laconi, si tratta di una risposta scientificamente fondata e organizzativamente complessa, resa possibile anche grazie al supporto della Legge Regionale n. 18/2024, che ha autorizzato ulteriori 2,7 milioni di euro per la prevenzione fitosanitaria.
“Abbiamo investito risorse ingenti per difendere l’equilibrio ambientale dei nostri boschi e la competitività di una filiera strategica come quella sughericola,” ha sottolineato Laconi.
L’intervento era già stato indicato come emergenza prioritaria nella Delibera di Giunta Regionale n. 41/31 del 23 ottobre 2024, a fronte di una stima di infestazione che superava i 50.000 ettari, con rischi economici significativi per le imprese del settore.
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