BdM Banca, utile netto a €15 mln (+72%) nel Q1 2025, sostegno al territorio con €334,5 mln di finanziamenti a famiglie e imprese (+36,5%)


Il Consiglio di Amministrazione di BdM Banca, riunitosi oggi sotto la presidenza del Dott. Pasquale Casillo, ha approvato i risultati al 31 marzo 2025. Il primo trimestre 2025 si chiude con un importante miglioramento delle performance di BdM Banca che registra un utile netto pari a 15 milioni di euro rispetto agli 8,7 milioni di euro registrati al 31 marzo 2024. Cresce del 36,5% il sostegno al territorio con 334,5 milioni di finanziamenti a famiglie e imprese.

Risultati nel 1Q 2025

Il primo trimestre 2025 registra un utile netto di 15 milioni di euro rispetto all’utile netto di 8,7 milioni di euro al 31 marzo 2024. +8,3% il Margine di interesse, pari a 59,1 milioni di euro al 31 marzo 2025 rispetto a 54,5 milioni di euro al 31 marzo 2024. +21,5% le Commissioni nette pari a 31,6 milioni di euro in confronto ai 26 milioni di euro al 31 marzo 2024. +26,5% il Margine di intermediazione pari a 98,1 milioni di euro rispetto ai 77,5 milioni di euro al 31 marzo 2024.

In forte riduzione il cost/income che scende dall’ 81,3% del 31 marzo 2024 al 62,7% del 31 marzo 2025. +3,9% gli Impieghi netti a clientela, con 5.875,4 milioni di euro al 31 marzo 2025 rispetto a 5.657,3 milioni di euro al 31 dicembre 2024.

In lieve crescita la Raccolta totale da clientela3, pari a 11.172,1 milioni di euro al 31 marzo 2025 rispetto a 11.159,2 milioni di euro al 31 dicembre 2024.

In calo l’NPE ratio lordo e netto, rispettivamente, al 6,8% e al 3,5% (6,9% e 3,8% al 31 dicembre 2024 e al 9% e 4,6% al 31 marzo 2024).

Solida posizione di liquidità con LCR al 160,6% ed NSFR > 100%.

In particolare, il risultato economico evidenzia: margine di intermediazione pari a 98,1 milioni di euro (+26,5% rispetto a 77,5 milioni di euro al 31 marzo 2024), grazie alla crescita del margine di interesse (+8,3% da 54,5 milioni di euro a 59,1 milioni di euro al 31 marzo 2025) e delle commissioni nette (+21,5% da 26 milioni di euro a 31,6 milioni di euro); rettifiche di valore nette per rischio di credito pari a 21,8 milioni di euro (10,9 milioni di euro al 31 marzo 2024); il dato comprende anche rettifiche per euro 8,4 milioni effettuate per rafforzare le coperture su un perimetro di crediti per cui si stanno valutando operazioni di derisking; costi operativi per complessivi 62,7 milioni di euro, rispetto a 57,9 milioni di euro al 31 marzo 2024.

Le spese amministrative si attestano a 61 milioni di euro (rispetto ai 60,3 milioni di euro del 31 marzo 2024, +1,1%) ed includono i costi delle attività esternalizzate alla Capogruppo, pari a circa 7,1 milioni di euro (3 milioni di euro a marzo 2024), correlati al risparmio dei costi del personale di circa 8 milioni di euro (3,6 milioni a marzo 2024) in seguito al completamento del processo di accentramento delle funzioni aziendali presso la Capogruppo. Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri presentano un saldo negativo pari a 1,2 milioni di euro (saldo positivo di 5,2 milioni euro al 31 marzo 2024).

Da un punto di vista patrimoniale, il portafoglio titoli (comprensivo dei titoli “Hold to Collect-HTC” rientranti nella voce 40. dell’Attivo S.P. “crediti verso clientela”) ammonta a complessivi 1.742 milioni di euro rispetto a 1.672,8 milioni di euro al 31 dicembre 2024 (+4,1%), costituito, prevalentemente, da titoli governativi italiani classificati nel portafoglio “FVOCI” .

Gli impieghi netti a clientela (non considerando i titoli di debito “HTC” e le operazioni con Cassa Compensazione e Garanzia) passano da 5.657,3 milioni di euro di fine 2024 a 5.875,4 milioni di euro al 31 marzo 2025 (+3,9%).

I crediti verso clientela in bonis netti sono pari a 5.691,6 milioni di euro rispetto a 5.445,1 milioni di euro al 31 dicembre 2024 (+4,5%).

I crediti deteriorati verso clientela presentano un valore contabile netto di 205,4 milioni di euro (rispetto a 212,2 milioni di euro a fine 2024), con un grado di copertura dei fondi rettificativi al 50,6% in aumento rispetto al 47,6% del 31 dicembre 2024. In leggera riduzione l’indice NPE lordo e netto, pari, rispettivamente, al 6,8% e al 3,5% (rispetto al 6,9% e 3,8% al 31 dicembre 2024 e al 9% e 4,6% al 31 marzo 2024).

In lieve crescita la Raccolta totale da clientela (al netto delle operazioni con Cassa Compensazione e Garanzia) pari a 11.172 milioni di euro rispetto a 11.159,2 milioni di euro del 31 dicembre 2024. Solida la posizione di liquidità, con gli indicatori LCR al 160,6% ed NSFR maggiore del 100%





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