Intesa Sanpaolo ha chiuso il primo trimestre 2025 con un utile netto di 2,6 miliardi di euro e conferma la previsione di concludere l’anno un utile netto a ben oltre 9 miliardi.
L’istituto prevede una forte distribuzione di valore:
- payout ratio cash pari al 70% dell’utile netto consolidato per ciascun anno del piano di impresa, con un aumento del dividendo per azione relativo al 2025 rispetto all’importo relativo al 2024;
- buyback pari a 2 miliardi di euro da avviare a giugno 2025;
- ulteriore distribuzione per il 2025 da quantificare quando verranno approvati i risultati annuali.
Supporto all’economia reale
Nel primo trimestre Intesa Sanpaolo ha erogato circa 21 miliardi di euro di nuovo credito a medio-lungo termine, con circa 15 miliardi in Italia, di cui circa 13 miliardi erogati a famiglie e piccole e medie imprese.
Dei 12 miliardi di nuovo credito Green agli individui nell’arco del Piano di Impresa 2022-2025, nei primi 3 mesi dell’anno circa 1,3 miliardi di euro sono stati destinati a mutui green (complessivamente 10,2 miliardi tra il 2022 e il primo trimestre 2025).
Degli 8 miliardi di euro di linee di credito per l’economia circolare annunciati nel Piano di Impresa 2022-2025 sono stati erogati 0,5 miliardi di euro nel primo trimestre 2025 (13,1 miliardi tra il 2022 e il primo trimestre 2025).
Lo stato patrimoniale al 31 marzo 2025
Per quanto riguarda lo stato patrimoniale consolidato, al 31 marzo 2025 i finanziamenti verso la clientela sono pari a 417 miliardi di euro, in diminuzione dell’1,1% rispetto al 31 dicembre 2024 e dell’1,8% rispetto al 31 marzo 2024 (in diminuzione dell’ 1% rispetto al quarto trimestre 2024 e dell’ 1,5% rispetto al primo trimestre 2024 considerando i volumi medi di periodo).
Il complesso dei crediti deteriorati (in sofferenza, inadempienze probabili e scaduti/sconfinanti) ammonta, al netto delle rettifiche di valore, a 4.965 milioni di euro, in aumento dello 0,9% rispetto ai 4.920 milioni del 31 dicembre 2024. In quest’ambito, i crediti in sofferenza ammontano a 1.237 milioni di euro rispetto ai 1.120 milioni del 31 dicembre 2024, con un’incidenza sui crediti complessivi pari allo 0,3% (0,3% anche al 31 dicembre 2024), e un grado di copertura al 67,3% (68% a fine 2024). Le inadempienze probabili ammontano a 3.385 milioni di euro rispetto ai 3.438 milioni del dicembre 2024 e i crediti scaduti/sconfinanti ammontano a 343 milioni di euro rispetto ai 362 milioni di fine 2024.
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