Bando per gli incentivi alle imprese: la Regione affonda.


La Regione Sardegna inciampa ancora una volta sulla gestione dei fondi pubblici, e lo fa nel modo più rovinoso: umiliando gli imprenditori e calpestando il principio stesso dell’uguaglianza d’accesso. Il caso del bando relativo alla legge 3/2002, andato in tilt al momento della scadenza, ha scatenato l’indignazione del mondo produttivo. E mentre gli operatori economici si scontravano con un sistema informatico in panne, c’è chi – con sorprendente disinvoltura – non ha esitato a pontificare sui meriti di un’azione amministrativa che in realtà mostra crepe profondissime.

Ad alimentare, giustamente, il vento delle critiche è stato il presidente di Confcommercio Sud Sardegna, Alberto Bertolotti, che non ha usato mezzi termini contro l’operato della Regione: “Sistema in tilt e diritto calpestato. La Regione ha umiliato gli imprenditori sardi”. Il riferimento, in sintesi, è verso la piattaforma SIPES, che avrebbe dovuto gestire le domande online ma che, nella realtà, ha trasformato l’intera operazione in una corsa a ostacoli, riservando il diritto a chi è riuscito – per puro caso – a inserirsi negli spiragli di funzionamento di un sistema gravemente malconcio.

Il meccanismo del “click day”, già di per sé discutibile, è stato reso ancora più iniquo da un’infrastruttura informatica che non ha retto il carico. Il risultato? Decine di imprese rimaste escluse per motivi tecnici, mentre la Regione continuava a tacere.

Ciò che colpisce (ma non troppo), non è solo il disastro organizzativo, ma l’ipocrisia politica. Gli stessi che, fino a pochi mesi fa, tuonavano contro la pessima amministrazione dei bandi “Destinazione Lavoro” e “R(E)SISTO” – accusando le precedenti amministrazioni di ogni genere di inefficienza – oggi siedono comodamente al governo regionale, arrivando addirittura a “dare consigli agli imprenditori sardi” e chiedere di aumentare i salari. Un paradosso, se si considera che gli stessi imprenditori devono ogni volta lottare contro le inefficienze del sistema pubblico per accedere alle “opportunità” tanto decantate nelle sempre più penose e acritiche conferenze stampa assessoriali.

Una cifra (poco) stilistica riassunta dalle parole di Bertolotti: “Durante tutta la mattinata Confcommercio Sud Sardegna è riuscita a caricare appena due domande. Solo nel pomeriggio il sistema è tornato a funzionare. Un dato che fotografa (ma non è la prima e non sarà l’ultima volta) la gravità della situazione.

Nel frattempo chi nell’ultimo fine settimana dalle parti della Giunta Todde ha pontificato sui salari e sul supporto della regione verso i dipendenti del comparto turistico, oggi nel merito si rifugia nel perimetro del basso profilo.

La credibilità si costruisce con i fatti, non con i proclami.

foto Sardegnagol riproduzione riservata



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