Efficientamento edifici comunali – Bando C.S.E.: esaurite risorse a Regioni in transizione e più sviluppate


Dal 5 maggio scorso è possibile presentare le domande per l’Avviso C.S.E. 2025 – Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza energetica, lanciato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che sostiene con 232 milioni di euro gli investimenti in innovazione – finanziati per il 100% del loro importo – per la realizzazione di interventi di efficientamento energetico anche tramite interventi per la produzione di energia da fonti rinnovabili negli edifici delle Amministrazioni comunali, attraverso l’acquisto e l’approvvigionamento dei relativi beni e servizi con le procedure telematiche del Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MePA).

Il bando finanzia, con contributi a fondo perduto, impianti fotovoltaici, impianti solari temici, pompe di calore, sistemi di relamping, infissi ad alta efficienza e soluzioni ibride, generatori a combustibile, caldaie a condensazione e servizi di certificazione energetica (APE).

Esaurita la dotazione finanziaria per le Regioni in transizione e più sviluppate

In proposito, con l’avviso n. 83557 del 5 maggio 2025, il MASE comunica che “sulla base delle istanze di concessione validamente trasmesse, la dotazione finanziaria destinata alle Regioni in transizione e più sviluppate (esclusi interventi da realizzarsi su edifici situati nelle isole minori delle predette Regioni) è esaurita.

Fermo restando che lo sportello di cui all’Avviso C.S.E. 2025 rimarrà aperto fino all’esaurimento integrale della dotazione prevista e, comunque, non oltre il 30 settembre 2025, le eventuali ulteriori domande presentate a valere sulla suddetta dotazione che dovessero superare i controlli previsti verranno considerate ammissibili ma non finanziabili”.

Ricordiamo che le “Regioni in transizione e più sviluppate” sono le seguenti: Abruzzo, Molise, Sardegna, Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Liguria, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto.



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