Ippodromi, ecco i decreti del Masaf su sovvenzioni e contributi per gli investimenti


Come anticipato da GiocoNews.it, sul sito del ministero dell’Agricoltura sono stati pubblicati il decreto di ripartizione delle sovvenzioni alle società di corse per l’anno 2025 e il decreto di ripartizione per l’erogazione alle società di corse del contributo in conto capitale di cui al capitolo di bilancio 7763 p.g.1. per l’anno 2025.

In pratica con i due provvedimenti recanti la data di oggi, 7 maggio, vengono definite le attribuzioni delle sovvenzioni alle società di corse per il 2025. In particolare per il secondo si tratta della definizione dei criteri per l’attribuzione in conto capitale del fondo investimenti per gli ippodromi al quale possono accedere anche le istituzioni pubbliche proprietarie degli impianti.

IL COMMENTO DEL SOTTOSEGRETARIO LA PIETRA – Il sottosegretario Patrizio La Pietra a commento della pubblicazione dei due decreti dichiara al sito ministeriale Grande ippica italiana: “A seguito della pubblicazione del decreto inerente i criteri per la distribuzione delle sovvenzioni e dei contributi per investimenti per le società di corse entriamo nella fase attuativa del percorso di riforma dell’ippica, alla quale stiamo lavorando fin dal nostro primo momento di operatività al Masaf.

Un decreto che vede mutare le risorse ai vari ippodromi, tenendo conto di una maggiore equità in base alla struttura e al numero di corse evidenziato da una media giornaliera per giornate più uniforme.

Ci eravamo dati l’obiettivo di ottimizzare le risorse e dare più impulso agli investimenti e quindi abbiamo destinato circa il 15 percento del totale disponibile per la sovvenzione degli ippodromi, all’investimento strutturale, con una copertura contributiva pari fino ad un massimo dell’80 percento della spesa effettuata dalle società di corse, alle quali spetterà l’onere del restante 20 percento di investimenti. Da segnalare, inoltre, che, per tutti gli impianti di proprietà pubblica dati in concessione, qualora le società di corse non volessero o non potessero accedere al contributo per investimento, è data facoltà ai comuni di subentrare e realizzare gli investimenti al posto delle società di corse, diventando i beneficiario dei finanziamenti.

Nello specifico delle misure economiche adottate nei confronti degli ippodromi vorrei evidenziare come per Roma la percentuale relativa alla voce per ‘esigenze istituzionali e ippodromo Capitale d’Italia’, che deve essere compresa nella forchetta 2-20 percento, sia stata ponderata su una percentuale adeguata al fatto che la società di corse è solo ‘custode dell’impianto’ e ha diverse limitazioni rispetto alle attività collaterali funzionali alla promozione dello spettacolo ippico.

Gli ippodromi che registrano le perdite più consistenti, rispetto al 2024, sono Taranto e Aversa ma, in entrambi i casi, il contributo erogato in rapporto al numero di giornate di corsa rientra in una media di risorse per giornata più equa e appropriata al numero di corse effettuate. Oltre ad evidenziare che tutte le spese andranno rendicontate in maniera analitica, le linee guida alle quali ci siamo attenuti prevedono che le risorse vengano distribuite con premialità verso impianti importanti per il settore e nel contempo con una distribuzione più equa. Una primo passo importante, una partenza e non sicuramente un punto di arrivo, con l’obiettivo di rimettere a regime il sistema e consentire uno sviluppo concreto del settore”.

LA RIPARTIZIONE DELLE SOVVENZIONI – “La ripartizione delle risorse occorrenti per la liquidazione della sovvenzione avviene per una somma pari a euro 23.631.807,56 sull’esercizio 2025 e per una somma pari a euro 13.641.442,44 sull’esercizio 2026”, si legge nel decreto, firmato dal direttore generale della Direzione ippica, Remo Chiodi.

Alle società di corse è riconosciuta una sovvenzione “per la gestione e il miglioramento degli impianti, l’organizzazione delle corse e la remunerazione delle riprese televisive”, determinata come sommatoria dei seguenti importi: “a.un importo determinato dal costo delle giornate di corse, organizzate ed effettivamente svolte in un anno in base al calendario nazionale delle corse ippiche stabilito annualmente con decreto del Direttore della competente Direzione generale del Ministero; il costo della singola corsa è individuato tenendo conto dei fattori produttivi essenziali per l’organizzazione di una giornata di corse e dei relativi costi standard calcolati su base media nazionale, come specificato nell’Allegato ‘C’ del D.M. n.136224/2025; b. un importo derivante dalla somma che residua all’esito dell’assegnazione di cui alla precedente lettera a., tenuto conto delle risorse disponibili, secondo i criteri stabiliti nell’allegato ‘D’ del D.M. n.136224/2025”.

L’articolo 4 del decreto è espressamente dedicato alla “Domanda di erogazione e modalità di liquidazione della sovvenzione, verifiche e controlli”. In esso si legge: “1. La società di corse inoltra istanza di erogazione della sovvenzione per l’anno di riferimento dopo avere ricevuto comunicazione da parte dell’ufficio competente del Ministero dell’avvenuta registrazione del decreto di approvazione dell’accordo sostitutivo da parte degli organi di controllo. 2. La società di corse può chiedere l’erogazione di un’anticipazione sulla sovvenzione nelle more di registrazione del decreto di approvazione dell’accordo sostitutivo da parte degli Organi di controllo, di importo non superiore al 20 percento dell’importo totale della sovvenzione assegnata, qualora alla data del presente accordo abbia già svolto l’attività di corse secondo il calendario nazionale delle corse ippiche”.

Per ulteriori dettagli si rimanda all’allegato A, relativo alla ripartizione delle sovvenzioni alle società di corse riconosciute per l’organizzazione di corse ippiche per l’anno 2025.

L’EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI PER L’AMMODERNAMENTO DEGLI IMPIANTI – Sul sito del Masaf è stato inoltre pubblicato il “decreto di ripartizione per l’erogazione alle società di corse del contributo in conto capitale di cui al capitolo di bilancio 7763 p.g.1. per l’anno 2025 – modalità attuative di cui al DM 136224 del 25/03/2025”, sempre a firma di Remo Chiodi.

Tale decreto “disciplina i criteri di accesso e ripartizione, tra le società di corse titolari o gestori di Ippodromi riconosciute dal Ministero, delle risorse disponibili sul capitolo di spesa 7763 pg.1 e le relative modalità di attuazione per il perseguimento di uno più dei seguenti obiettivi: a) miglioramento e ammodernamento degli impianti tecnologici degli ippodromi gestiti dalle società di corse riconosciute, ai sensi dell’articolo 55 del regolamento (UE) n. 651/2014; b) realizzazione di investimenti riguardanti impianti e attrezzature degli ippodromi volti a garantire il corretto e regolare svolgimento dell’attività di corse nel rispetto delle misure di sicurezza dettate dalla normativa vigente, ai sensi dell’articolo 55 del regolamento (UE) n. 651/2014. 2. Gli investimenti si intendono riferiti alle infrastrutture degli ippodromi e pertinenze che costituiscono parte integrante dell’impianto. 3. Gli interventi di cui al presente decreto sono diretti, nel rispetto della normativa dell’Unione europea in materia di aiuti di Stato, a concedere contribuiti in conto capitale (di seguito “contributo”) compatibili con il mercato interno, ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera b) e sono esenti dall’obbligo di notifica ai sensi dell’articolo 108, paragrafo 3 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea. 4. Il contributo concesso alle imprese indicate come beneficiarie è erogato in conto capitale, ai sensi dell’articolo 55, comma 12, del Regolamento (UE) 651/2014 e s.m.i..”

Nel decreto inoltre vengono definiti i soggetti beneficiari delle risorse previste, i requisiti di ammissibilità che devono possedere all’atto di presentazione della domanda, mentre all’articolo 4 si parla di dotazione finanziaria, intensità e ambito dell’intervento: “1. Per il perseguimento delle finalità del presente Avviso, è messa a disposizione una dotazione finanziaria complessiva pari a € 7.000.000,00 a far valere sul capitolo n. 7763 pg.1, “Somme da destinare all’ammodernamento e all’adeguamento degli ippodromi e alle loro infrastrutture per un riassetto delle attività di organizzazione delle corse” per l’esercizio finanziario 2025. 2. Il contributo nella forma prevista dall’art. 55 comma 7 lettera a) del Reg. UE n. 651/2014, è concesso a titolo di conto capitale in una percentuale pari a 80% di costi ammissibili al lordo di cui all’allegato A del presente decreto. 3. L’importo è assegnato per ciascun ippodromo secondo quanto previsto dall’art.6 del decreto n. 136224 del 25/03/2025. La ripartizione è riportata nell’allegato B del presente decreto che costituisce parte integrante. 4. Per la richiesta del contributo dovranno essere presentati progetti inerenti ai seguenti ambiti di intervento: a. realizzazione e/o ammodernamento di interventi idonei a garantire il regolare e corretto svolgimento delle corse in una condizione ottimale di sicurezza per gli operatori e per i cavalli; b. realizzazione e/o ammodernamento di interventi finalizzati alla migliore fruizione dell’evento ippico per il pubblico e per gli operatori secondo tecnologie e standard evoluti. 5. Il bene agevolato dovrà essere considerato elemento patrimoniale ammortizzabile, figurare all’attivo dell’impresa per un periodo di cinque anni o di tre anni per i beni ad elevata obsolescenza tecnica; non può essere distolto dall’uso per il quale l’agevolazione è stata concessa prima che sia stato ammortizzato; in caso contrario dovrà essere restituita o la quota dell’aiuto relativa al valore residuo del bene rispetto ai tempi previsti per il suo ammortamento, o l’intero aiuto”.

Al fine di poter accedere al contributo, i soggetti interessati devono presentare apposita istanza, indicando come oggetto: “Istanza per accesso a fondi in conto capitale per ammodernamento tecnologico ippodromi – nome ippodromo”, unitamente a tutti gli allegati di progetto, entro e non oltre le ore 12.00 del trentesimo giorno successivo alla pubblicazione del presente decreto, a pena di esclusione, all’indirizzo di posta elettronica certificata aoo.dipp@pec.masaf.gov.it. Potrà essere presentata una proposta progettuale per ciascuna disciplina (trotto e galoppo) gestita da ciascun ippodromo, nel limiti del contributo massimo consentito secondo gli importi attribuiti a ciascun ippodromo riportati nell’allegato B e nel rispetto delle disposizioni dell’art. 55 comma 12 del Regolamento UE n. 651/2014.

Le istanze “saranno valutate da una apposita Commissione, nominata con successivo decreto dal Direttore generale per l’ippica, che provvederà alla verifica della singola proposta progettuale pervenuta, in ordine cronologico di arrivo, con riferimento alla regolarità della trasmissione, completezza della documentazione e alla verifica di ammissibilità della domanda, in relazione alla sussistenza delle cause di esclusione di cui ai precedenti articoli, nonché, al rispetto dell’ambito di intervento previsto dal presente decreto. Le domande di finanziamento non corrispondenti a quanto previsto e richiesto a pena di esclusione dal presente Avviso sono considerate non validamente presentate e sono pertanto escluse”.

Ciascun progetto, in tutte le sue componenti progettuali e di interventi, deve essere interamente realizzato entro il termine perentorio del 15 novembre 2025. “L’avvio dei lavori per la realizzazione del progetto non può avere luogo prima della presentazione della domanda di aiuto ai sensi di quanto previsto dall’art. 6 del regolamento (UE) n. 651/2014”, puntualizza il decreto. “L’erogazione del contributo può avvenire a titolo di saldo dietro presentazione di istanza e della seguente documentazione: relazione tecnico-amministrativa dettagliata che attesti tutte le attività svolte ed i risultati finali conseguiti, in rapporto a ciascuna voce di spesa effettuata durante il periodo di riferimento; prospetto economico-finanziario riepilogativo delle spese sostenute secondo le categorie di spesa indicate nella nota di comunicazione di approvazione; dichiarazione ai sensi della legge 445/2000 che le voci di spesa ammesse a supporto del contributo riconosciuto non siano state oggetto di contribuzione da parte di questa o altra Amministrazione; relazione asseverata, a firma del tecnico incaricato, sull’effettiva esecuzione dei lavori e sulla congruità dei prezzi; I costi ammissibili sostenuti dovranno essere accompagnati da giustificativi, da prove documentarie chiare, specifiche e aggiornate. 2. La rendicontazione effettuata secondo le modalità del presente decreto costituisce adempimento ai fini dell’erogazione del contributo richiesto”.

Il Ministero può procedere alla revoca del finanziamento nel caso di irregolarità, frodi, indebiti utilizzi delle risorse, conflitti di interesse e doppio finanziamento pubblico degli interventi previsti nel progetto finanziato.







Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link