Fotovoltaico col raggiro, scatta il sequestro


Tra il 2018 e il 2021 avrebbero disseminato l’Isola di impianti fotovoltaici, prospettando ai clienti che entro pochi mesi dall’attivazione avrebbero ottenuto l’erogazione di fondi europei con il rimborso dell’85% della spesa sostenuta ed il restante 15% attraverso incentivi erogati dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) e dall’Enea. Peccato che non fosse vero e alla fine tutti hanno pagato migliaia di euro senza vedere alcun rimborso.

Nasce così un’inchiesta della Procura di Cagliari su quattro società cagliaritane che si occupano di fotovoltaico e solare termico, che ha portato nei giorni scorsi al sequestro preventivo finalizzato alla confisca di una Porsche Cayenne e una Ferrari F151, vari immobili, conti e beni per 744mila euro nei confronti dei titolari delle aziende. Gli indagati sono almeno tre a cui viene contestata l’associazione a delinquere, la truffa e l’autoriciclaggio delle somme derivate dai raggiri.

Titolare dell’inchiesta, aperta nel 2019, è il procuratore aggiunto Guido Pani che ha raccolto una serie di informative arrivate da Carabinieri, Finanza e Squadra Mobile della Quartura da varie zone della Sardegna (Cagliari, Sinnai, Arbus, Arbatax e altri centri).

Il servizio completo di Francesco Pinna su L’unione Sarda oggi in edicola e sull’App digital

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