“Un grave errore. Pagano famiglie e imprese”


Tante le reazioni politiche sulla decisione del governo di stralciare, per ora, la parte relativa all’eolico offshore dalla calendarizzazione delle gare 2025 del decreto per gli impianti a fonte rinnovabile innovativi. Per Igor Gallonetto, capolista del M5S alle comunali, è un “grave errore ritardare ancora il progetto Agnes”. Aggiunge che la decisione del governo “rischia di incidere non solo sulle bollette, diminuendo il già bassissimo potere di acquisto delle famiglie, ma anche sulla competitività delle imprese italiane” e che Ravenna “pagherà anche dal punto di vista occupazionale, essendo di fatto privato ancora una volta l’avvio del progetto Agnes, che a regime produrrebbe energia per oltre 500.000 famiglie”.

Per Giannantonio Mingozzi, capolista del Pri, “sembra quasi un accanimento nei confronti delle nuove risorse energetiche che il Ravennate può offrire al Paese per contrastare l’aumento delle bollette”. Il candidato ricorda anche “il blocco delle estrazioni di gas che gli impianti in Adriatico possono ancora garantire prima che ci venga sottratto dai Paesi dell’altra sponda”: “Una dopo l’altra, rigassificatore a parte, vengono rinviate tutte le nuove opportunità”.

Sul tema interviene anche Chiara Francesconi, capolista della lista civica ’Progetto Ravenna’, che come M5S e Pri sostiene la candidatura di Alessandro Barattoni: “La verità è che non si può continuare a parlare di transizione energetica e poi fermare i pochi progetti veramente attuabili. Il rischio di blocco delle aste è un danno strategico per Ravenna e per l’intero Paese. Da parte mia, ci sarà un impegno diretto anche con i rappresentanti nazionali di Azione”.



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