Sviluppo sostenibile: è chiaro che conviene investire per attuarlo, ma non tutti l’hanno capito


ROMA – L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), che riunisce oltre 300 soggetti del mondo economico e sociale, organizza ogni anno, insieme con suoi aderenti e con il supporto dei partner il Festival dello Sviluppo Sostenibile, una grande iniziativa italiana per sensibilizzare e mobilitare cittadini, imprese, associazioni e istituzioni sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale. Lo scopo è quello di realizzare un cambiamento culturale e politico che consenta all’Italia di attuare e rispettare gli impegni scritti sull’Agenda 2030 delle Nazioni unite e i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs).

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Una festa di 17 giorni, fino al 24 maggio. Il Festival si svolge su tutto il territorio nazionale nell’arco di 17 giorni, tanti quanti sono gli SDGs, per coinvolgere e sensibilizzare fasce sempre più ampie della popolazione sui temi dello sviluppo sostenibile, andando anche oltre gli addetti ai lavori. Convegni, seminari, workshop, mostre, spettacoli, eventi sportivi, presentazioni di libri, documentari e molto altro ancora: centinaia di iniziative proposte a un pubblico variegato per coinvolgere, includere e dare voce alla società italiana. La manifestazione è realizzata grazie alla collaborazione di tutti: i singoli eventi possono essere organizzati da chiunque voglia contribuire a portare l’Italia e il mondo su un sentiero di sviluppo sostenibile.

L’obiettivo del Festival. E’ diffondere la cultura della sostenibilità, rendere lo sviluppo sostenibile un tema di attualità e richiamare l’attenzione nazionale e locale sulle problematiche e le opportunità connesse al raggiungimento degli SDGs, contribuendo in questo modo a portare l’Italia su un sentiero di sostenibilità.

In particolare il Festival intende:

* – contribuire a far sì che lo sviluppo sostenibile, nelle sue diverse dimensioni (dalla lotta alla povertà a quelle contro i cambiamenti climatici e tutte le forme di disuguaglianza, dall’impegno per l’innovazione, l’occupazione e l’educazione di qualità alla tutela dell’ambiente), diventi la prospettiva condivisa del Paese;

* – promuovere un cambiamento culturale e di comportamenti individuali e collettivi;

* – stimolare richieste che “dal basso” impegnino la leadership del Paese al rispetto degli impegni presi in sede Onu;

* – dare voce ai cittadini, alle imprese, alle amministrazioni locali e alla società civile per favorire il dialogo, il confronto e la condivisione di best practice sui temi dell’Agenda 2030 e far nascere nuove idee e soluzioni per la sostenibilità del Paese.

L’impatto della transizione ecologica. Ci sono 1.200 eventi in cartellone per affrontare il tema della legato alle leggi sul ripristino della natura. “Mentre c’è qualcuno che sostiene che la sostenibilità sia passata di moda, il Festival dello Sviluppo Sostenibile sta dimostrando il contrario”.ribadisce l’ASviS . Gli eventi in programma sono stati finora e saranno realizzati grazie alla mobilitazione della società civile. Una testimonianza di come ci sia ancora chi crede in un futuro migliore e si batte per costruirlo, nonostante il drammatico quadro globale fatto di guerre, politiche internazionali aggressive, crisi climatica, dazi e attacchi alla scienza.

Il falso dilemma tra competitività e sostenibilità. Nel Rapporto di Primavera intitolato Scenari per l’Italia al 2035 e al 2050, viene messo in risalto il falso dilemma tra competitività e sostenibilità, presentato alla conferenza di apertura, che ha registrato più di 200mila visualizzazioni online. Sono state illustrate le possibili scelte da compiere e i loro effetti. Nel documento, oltre ad offrire un quadro sintetico di quello che sta accadendo a livello globale, europeo e nazionale nell’ambito della sostenibilità, sono stati presentati quattro scenari futuri, fino al 2050 relativi all’impatto della transizione ecologica sull’economia italiana.

La conclusione è chiara. Investire in sostenibilità conviene, anche dal punto di vista economico, come sanno bene le imprese che si stanno impegnando in questa direzione. Della situazione globale e in particolare della tenuta delle democrazie si è discusso invece alla presentazione del libro “Guarire la democrazia”, del professor Leonardo Becchetti, con la partecipazione di Marc Lazar, Enrico Giovannini e Diva Ricevuto.



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