“Al Ministero delle Imprese e del Made in Italy si è tenuto un importante incontro alla presenza dei vertici della multinazionale Venator, convocati per fare chiarezza sul futuro dello stabilimento di Scarlino“. Lo dichiara l’Onorevole Fabrizio Rossi, deputato grossetano di Fratelli d’Italia, presente al tavolo. “Si tratta di un sito produttivo strategico – prosegue Rossi –. Chiediamo con forza alla proprietà di assumersi precise responsabilità e di presentare un piano concreto per mettere in campo la proroga dei contratti di solidarietà fino a fine anno”. All’incontro erano presenti anche i sindaci e le Istituzioni del territorio, a conferma dell’attenzione e dell’unità delle comunità locali nella difesa di un presidio industriale fondamentale per l’economia maremmana. “È un segnale importante – aggiunge – che rafforza la richiesta collettiva di un impegno serio e tempestivo da parte dell’azienda. Il Ministero ha definito l’incontro proficuo, sottolineando come la situazione societaria di Venator sia in evoluzione e presto verificheremo già a giugno il cammino intrapreso”. Al centro del confronto anche le misure di sostegno ai lavoratori: la proroga degli ammortizzatori sociali è considerata essenziale e l’azienda ha espresso disponibilità in tal senso, pur evidenziando di non avere a disposizione della liquidità necessaria per richiedere l’estensione del contratto di solidarietà. “La corporate ha confermato l’intenzione di andare avanti con un piano di rifinanziamento della società – ha chiuso Rossi –. Anche se in un contesto globale difficile per l’intero comparto chimico, con una riduzione di tutte le produzioni fino al 60% in tutti gli stabilimenti Venator; si è discusso anche della possibilità di coinvolgere nuovi soggetti industriali, al fine di garantire continuità degli ammortizzatori sociali e favorire un ritorno alla piena operatività del sito di Scarlino. Il governo, attraverso il Mimit, sta facendo la sua parte e il 12 giugno verificherà i progressi fatti. Ora tocca all’azienda trasformare le intenzioni in fatti concreti. La difesa del lavoro e delle eccellenze industriali italiane è e resterà una priorità, anche con un nuovo soggetto disposto a rilevare l’azienda”.
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