proclamato lo sciopero. E venerdì picchetto in Regione


Agrate (Monza) – La decisione era nell’aria e ora è ufficiale: sciopero alla St il 21 maggio con presidio davanti all’azienda, ad Agrate. E picchetto sotto alla Regione venerdì, durante il tavolo organizzato dall’assessore allo Sviluppo, Guido Guidesi, al quale parteciperà il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, per ottenere dai vertici “correttivi al piano industriale” che deve fare i conti con “l’assoluta contrarietà” del Pirellone. Un messaggio chiaro, come per i metalmeccanici è chiaro invece “l’avvio del progetto, i tagli al personale, che i manager si erano impegnati a rivedere”.

Così i rappresentanti dei lavoratori dopo la comunicazione della direzione sulla mancata stabilizzazione dei contratti a termine, “i primi 97 a saltare secondo i programmi della dirigenza”. Una situazione che si fa sempre più tesa, i lavoratori manifesteranno tutto il loro disagio anche sotto al Pirellone, “saremo in presidio per far sentire la nostra voce”. E al tavolo consegneranno un documento che stanno scrivendo in queste ore. Una lettera per esprimere tutta la propria contrarietà agli esuberi annunciati in Brianza, “almeno 800” e i loro timori sul futuro per il sito di via Olivetti.

È su questo punto che si gioca una partita che in prima battuta riguarda i 5.300 dipendenti della multinazionale dei semiconduttori in città, ma anche “l’indotto, che ne conta almeno tanti quanti – dice Pietro Occhiuto, segretario della Fiom Cgil Brianza -. Siamo sempre più preoccupati, ci risulta che da Agrate stiano uscendo i macchinari per l’8 millimetri, destinazione Francia. Un fatto gravissimo, se confermato, visto l’impegno formale a rivedere il piano”.

Si muove anche la politica, ieri al Pirellone era prevista la discussione di una mozione proprio sul ruolo nel Gruppo dello stabilimento brianzolo. Dibattito rimandato su richiesta di Guidesi che si è impegnato a riferire in Consiglio gli aggiornamenti, dopo il tavolo del 16 maggio. Il confronto è stato fissato per il 27. “Il nostro obiettivo – spiega il consigliere regionale dem Gigi Ponti, primo firmatario – è sostenere le giuste richieste del sindacato e nel contempo condurre una battaglia comune per la tutela dei diritti dei lavoratori e per lo sviluppo di un settore strategico per la Lombardia come la microelettronica, richiamando la società al proprio impegno dal punto di vista economico e sociale di fronte al tessuto imprenditoriale e territoriale”.



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