Giacomo Terranova è il nuovo direttore dell’Irca, l’Istituto regionale per il credito agevolato. Si è insediato martedì dopo la sottoscrizione del contratto di lavoro subordinato della durata di quattro anni. Terranova è risultato vincitore del concorso pubblico per titoli bandito a marzo 2024 e conclusosi con la pubblicazione di una graduatoria definitiva della commissione di esame.
L’insediamento di Terranova avviene in un momento importante della vita del nuovo ente e cioè nel momento in cui il governo regionale sta spingendo per definire la fusione dei Ircac e Crias. Il neo direttore generale dell’Irca vanta un’esperienza specifica di tutto rispetto maturata quale responsabile del servizio Affidamenti del vecchio Ircac, dove ha iniziato a prestare servizio nel 1987.
Laureato in Giurisprudenza con lode, abilitato all’esercizio della professione di avvocato e all’insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche, Terranova ha rivestito prestigiose cariche istituzionali. E’ stato deputato nazionale nella XVI legislatura, assessore alle Attività Produttive della Provincia, assessore delle Attività produttive e al Turismo del Comune di Palermo, amministratore delegato della Gesap (la società che gestisce l’aeroporto Falcone Borsellino) ed è stato anche presidente di Gh Palermo, la società che gestisce i servizi di handling presso lo scalo palermitano, nonché componente del Cda di Cefpas e Cerisdi.
“Il completamento della fusione di Ircac e Crias in Irca – ha detto Terranova nel suo primo è la priorità assoluta a cui destinare tutti gli sforzi necessari. Il Parlamento siciliano e il governo della Regione hanno fortemente creduto nella importanza di un unico ente che si orientasse verso un obiettivo sviluppo di due settori di impresa strategici come la cooperazione e l’artigianato, fondamentali per l’economia della nostra Isola. Più di recente il governo della Regione, e in particolare l’assessore alle Attività produttive Tamajo, hanno richiesto celerità nel completamento del processo di fusione stante la possibilità di impegnare ulteriori risorse disponibili per il rilancio delle imprese siciliane. Questo sforzo, che impegna da mesi il Cda e che richiede, oltre al superamento degli aspetti tecnici, un grande impegno organizzativo, che coinvolge i dipendenti di entrambi gli enti che, assieme ai sindacati, si sono resi disponibili ad un confronto costruttivo. Non dimentico l’importanza delle Associazioni di rappresentanza sia degli artigiani che delle cooperative alle quali va da subito il mio ringraziamento per quanto faremo insieme e senza le quali questa nuova realtà non potrebbe avere i risultati attesi”.
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