Preoccupazione per proposta della Regione Abruzzo di installare punto ristoro ogni 300/400 metri
Cresce la preoccupazione tra i circoli del Partito Democratico della provincia di Chieti per la proposta di modifica normativa avanzata dalla Regione Abruzzo, che prevede la possibilità di installare un punto ristoro ogni 300-400 metrilungo l’ex tracciato ferroviario della Via Verde della Costa dei Trabocchi.
A sollevare l’allarme sono i segretari dem dei comuni costieri interessati: Domenico Mancini (Torino di Sangro), Antonella Rotondo (Fossacesia e Rocca San Giovanni), Guerriero Giannantonio (San Vito Chietino), Angelo Radica(Ortona), Antinoro Piscicelli (Casalbordino), Antonio Boschetti (San Salvo), Simone Lembo (Vasto) e il segretario provinciale Leo Marongiu.
«Un’applicazione indiscriminata di questa norma, senza una visione strategica condivisa – spiegano – rischia di snaturare il paesaggio costiero, trasformandolo in una sequenza ininterrotta di strutture commerciali, lontane dall’idea di turismo lento, sostenibile e rispettoso dell’ambiente».
I segretari Pd accolgono però con favore la decisione della Commissione competente della Regione di audire i sindaci e la Provincia – che è proprietaria del tracciato – e chiedono a Regione e Provincia di rispettare quanto stabilito negli Stati generali della Via Verde, convocando un tavolo di confronto con istituzioni, enti locali e portatori di interesse.
Anche Confesercenti ha chiesto il ritiro della proposta, presentata dal consigliere regionale Nicola Campitelli. «È giusto migliorare i servizi sulla Costa dei Trabocchi – dichiarano Franco Menna, presidente provinciale di Chieti, e Lido Legnini, direttore regionale – ma bisogna evitare processi irreversibili che compromettano il valore ambientale e paesaggistico della zona. Alcuni luoghi sono destinati a offrire servizi, altri devono essere protetti. Non possiamo vanificare gli sforzi fatti in questi anni per costruire un’identità turistica forte».
Intanto la Commissione regionale, presieduta da Emiliano Di Matteo, ha deciso di non esaminare l’emendamento che riguarda direttamente la Costa dei Trabocchi. «La decisione – ha spiegato Di Matteo – è stata presa all’unanimità su richiesta dello stesso proponente, Nicola Campitelli, per rispetto verso i sindaci e i rappresentanti dei territori, che saranno ascoltati nella prossima seduta».
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