Le spese sostenute dai genitori per le rette relative alla frequenza di asili nido, pagate nel corso dell’anno 2024, devono essere indicate con il codice 33 all’interno dei righi da E8 a E10, nell’ipotesi di presentazione del modello 730/2025, da RP8 a RP13, all’interno del modello Redditi PF 2025.
La detrazione spetta, nella misura del 19 per cento, delle spese sostenute nel periodo di imposta, a prescindere dall’anno scolastico cui si riferiscono, in relazione a:
- in generale, la frequenza degli asili nido sia pubblici che privati;
- la frequenza delle c.d. “sezioni primavera” che assolvono alla medesima funzione degli asili nido, come chiarito dall’Agenzia delle entrate con la circolare n. 13/E/2023, risposta n. 3.3;
- il servizio fornito nella provincia autonoma di Bolzano, ai sensi della Legge provinciale 8/1996, dagli assistenti domiciliari definiti “tagesmutter” (c.d. “mamma di giorno”).
La detrazione della spesa è ammessa per un importo complessivamente non superiore a 632 euro annui per ogni figlio fiscalmente a carico.
Nel limite dei 632 euro annui occorre comprendere anche l’importo certificato all’interno della Certificazione Unica 2025, con il codice 33, ai punti da 341 a 352, in quanto rimborsato direttamente dal datore di lavoro in sostituzione delle retribuzioni premiali.
Tale detrazione deve essere ripartita tra i genitori in base all’onere da ciascuno sostenuto, a prescindere dall’ammontare complessivo del reddito.
Nell’ipotesi in cui il documento di spesa sia intestato al bambino, o ad uno solo dei coniugi, è comunque possibile annotare sullo stesso la percentuale di ripartizione.
In particolare, il genitore che ha sostenuto la spesa può fruire della detrazione anche se il documento è intestato all’altro genitore e anche se non è fiscalmente a carico di quest’ultimo.
Si evidenzia che la detrazione è alternativa al contributo di cui all’articolo 1, comma 355, L. 232/2016, erogato dall’Istituto nazionale della previdenza sociale tramite un pagamento diretto al genitore richiedente, per far fronte al pagamento della retta relativa alla frequenza di asili nido pubblici o privati autorizzati o per l’introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione in favore dei bambini affetti da gravi patologie croniche.
Ai fini della detrazione, i documenti da verificare e conservare sono i seguenti:
- fatture, con eventuale annotazione della tracciabilità della spesa indicata da parte percettore delle somme che effettua la prestazione di servizio;
- bollettini bancari o postali, ricevute o quietanze di pagamento;
- in mancanza, alternativamente, ricevuta del versamento bancario o postale, ricevuta della carta di debito o di credito, estratto conto, copia del Mav o dei pagamenti con PagoPA o con applicazioni smartphone tramite Istituti di moneta elettronica autorizzati;
- autocertificazione di non aver fruito del contributo di cui alla L. 232/2016.
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