Cresce Pil Puglia, ma aumenta tasso emigrazione giovani laureati


Tra il 2021 e il 2023 il Pil della Puglia è cresciuto del 5,2%, in linea con la media nazionale del 5,5%, trainato in particolare dai settori dei servizi e delle costruzioni, ma a questi dati fanno da contraltare quelli relativi al tasso di emigrazione dei giovani laureati, in aumento. È quanto emerge da un’analisi congiunta di EY e UniCredit.

Accanto ai segnali positivi sul fronte economico, lo studio segnala diverse criticità nel mercato del lavoro: nel 2024 il tasso di occupazione in Puglia si attesta al 51%, mentre raggiunge il 76% tra i laureati. Un dato incoraggiante, che però si scontra con un fenomeno preoccupante: tra il 2013 e il 2022, la regione ha registrato uno dei più alti tassi di emigrazione di giovani laureati (25-34 anni) in Italia, con quasi un laureato trasferito altrove ogni 1.000 abitanti. “Questa forza lavoro va incentivata a rimanere – si legge nella nota – attraverso politiche mirate che supportino l’occupazione qualificata sul territorio”.

Nonostante le difficoltà, la Puglia si distingue per capacità innovativa: nel 2024 la regione conta 6,6 imprese innovative o start-up ogni miliardo di valore aggiunto, superando la media nazionale. “Il tessuto imprenditoriale pugliese sta evolvendo verso modelli ad alto valore aggiunto – ha spiegato Flavio Deveglia, Bari Office Managing Partner di EY Italia – con imprese capaci di innovare, attrarre investimenti e trattenere talenti”. Durante l’evento di presentazione del report, tenutosi negli scorsi giorni a Bari, sono stati assegnati anche tre premi a imprenditori locali: Pippo Cannillo, AD di Maiora S.p.A. Sb, ha ricevuto il premio per il “Capitale Umano”; ad Alberto Paglialunga, fondatore e CEO di Deghi S.p.A., è andato il riconoscimento nella categoria “Investimenti”; mentre il premio “Innovazione” è stato attribuito a Giovanni Sylos Labini, CEO di Planetek Italia.

Foto repertorio



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