Sète, La Spezia e Castellón: nasce un’alleanza per lo sviluppo economico marittimo nel Mediterraneo


Durante l’evento internazionale Patrimoines en Stopover, tenutosi recentemente a Sète (Francia), è stata presentata in anteprima l’edizione 2026 di Escale à Sète, il più importante festival del patrimonio marittimo del Mediterraneo, in programma dal 31 marzo al 6 aprile 2026. La manifestazione si preannuncia ambiziosa: oltre 120 imbarcazioni storiche, rappresentanze culturali e artigianali da Italia, Giappone e Portogallo, e la commemorazione dei 400 anni della Marine nationale francese.

Ma la novità più rilevante, dal punto di vista strategico-economico, è la nascita di una nuova alleanza tra tre città portuali del Mediterraneo: Sète (Francia), La Spezia (Italia) e Castellón de la Plana (Spagna). Un partenariato pensato per rafforzare la cooperazione internazionale su temi legati alla blue economy, alla sostenibilità e allo sviluppo dei territori costieri, con ricadute potenzialmente significative su commercio, turismo e innovazione marittima.

La partecipazione attiva del Comune della Spezia e di Italian Blue Growth (IBG) conferma la volontà della città ligure di posizionarsi come snodo cruciale nella nuova geopolitica del mare. Con il sostegno di IBG – network che aggrega imprese, enti di ricerca e istituzioni impegnate nello sviluppo della blue economy – La Spezia si propone come laboratorio di innovazione e dialogo internazionale.

“La cooperazione tra porti mediterranei è oggi una necessità strategica – ha dichiarato un rappresentante del Comune ligure – sia per affrontare le sfide ambientali, sia per valorizzare la cultura e l’economia del mare”. L’alleanza con Sète e Castellón apre prospettive di collaborazione in ambiti chiave come la digitalizzazione dei porti, la formazione professionale, la promozione del turismo nautico e la tutela delle tradizioni marinare.

L’iniziativa si inserisce in un contesto in cui la blue economy rappresenta uno dei pilastri della transizione ecologica europea, con un valore stimato superiore ai 750 miliardi di euro l’anno, secondo i dati della Commissione Europea. Manifestazioni come Escale à Sète non sono più soltanto eventi culturali, ma si configurano come vere e proprie piattaforme di diplomazia economica, in grado di generare sinergie tra attori pubblici e privati e di attrarre investimenti nei settori della cantieristica tradizionale, del turismo sostenibile e della logistica portuale.

Con la nuova edizione in programma nel 2026, Escale à Sète si candida non solo a celebrare il patrimonio marittimo internazionale, ma anche a rafforzare l’integrazione economica del bacino mediterraneo. Un’occasione, per l’Italia e in particolare per La Spezia, per ribadire il proprio ruolo di leadership nella governance del mare.



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