In attesa che, dopo la firma sull’accordo di programma, sia finalmente definito il progetto Metinvest per il rilancio dell’acciaieria piombinese, gli operai e i dipendenti dello stabilimento Tenaris Dalmine di Piombino possono festeggiare i buono risultati ottenuti dal colosso bergamasco, certificati in bilancio da un’utile di 152 milioni di euro nel 2024. Una cifra sì inferiore ai 296 milioni di euro dell’anno preceedente ma che consentirà ai circa 2.200 impiegati del gruppo, tra cui appunto i 96 di Piombino, di ricevere un premio di risultato aziendale superiore di circa il 10% rispetto a quello del 2024 calcolato sull’esercizio del 2023.
Un maxi premio in busta paga, dunque, per i lavoratori del sito di Ischia di Crociano, specializzato nella produzione per il rivestimento e la zincatura di tubi per il trasporto di acqua, gas e per l’impiego in impianti antincendio .Nello specifico, per gli operai il premio medio pro capite erogato è salito da 12.768 a 14.264 euro lordi, per gli impiegati da 14.902 a 16.139 euro e per i quadri da 14.616 a 16.450 euro. A beneficiare del premio saranno circa duemila lavoratori, tra la sede principale di Dalmine e i siti di Costa Volpino e Sabbio, Arcore (Monza e Brianza) e Piombino (Livorno).
L’amministratore delegato e vicepresidente della Dalmine, Michele Della Briotta, si dice ottimista sulla ripresa europea, che rappresenta, Italia inclusa, quasi il 45% del fatturato, ma sottolinea la fase di forte incertezza dell’economia. “Nessuno sa come e quando finirà il tema dei dazi, determinante in senso positivo o negativo: l’attesa però condiziona le aziende che nell’incertezza tengono a rinviare gli investimenti”, dice il Ceo.
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