Agricoltura, interrogazione Curti (PD): su ritardi misure agroambientali e anticipi Csr comparto agricolo Marche


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Roma – Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04032

presentato da

CURTI Augusto

testo di

Martedì 27 maggio 2025, seduta n. 486

CURTI. — Al Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. — Per sapere – premesso che:

il comparto agricolo marchigiano, in particolare quello vitivinicolo, rappresenta un elemento identitarie dell’economia e del paesaggio rurale regionale, con un tessuto produttivo diffuso, caratterizzato da aziende di piccola e media dimensione, spesso a conduzione familiare, fortemente radicate nel territorio;

negli ultimi anni, tale comparto ha dovuto fronteggiare una serie di fattori di crisi che si sono susseguiti e sovrapposti: prima la pandemia da COVID-19, poi le gravi difficoltà legate agli eventi sismici che hanno colpito vaste aree dell’entroterra marchigiano, e infine – nel biennio 2023-2024 – le devastanti conseguenze del cambiamento climatico, tra cui si segnalano diffuse fitopatie (in particolare la peronospora) e prolungati periodi di siccità;

secondo le segnalazioni provenienti da associazioni di categoria e rappresentanze locali del settore, a quanto consta all’interrogante nella regione Marche oltre il 40 per cento delle imprese agricole che hanno aderito alle misure agroambientali del Programma di sviluppo rurale – in particolare al sostegno per il biologico – non ha ancora ricevuto, ad aprile 2025, i contributi spettanti per l’annualità 2024, a differenza di quanto avveniva negli anni precedenti, quando i pagamenti venivano effettuati entro dicembre dell’anno in corso;

a ciò si aggiunge il mancato pagamento degli anticipi previsti per i giovani agricoltori nell’ambito del nuovo Complemento di sviluppo rurale (Csr) 2023-2027, nonostante le relative domande siano state presentate nei mesi di settembre e dicembre 2024, e nonostante le risorse risultino formalmente disponibili e le istruttorie tecniche completate da tempo;

in un contesto così compromesso, la tempestiva erogazione dei contributi pubblici riveste un ruolo cruciale non solo per garantire la continuità aziendale e gli investimenti futuri, ma anche per salvaguardare i rapporti con il sistema creditizio e prevenire il rischio di chiusura per decine di imprese operanti soprattutto nelle aree interne, già penalizzate dalla marginalità territoriale e infrastrutturale –:

se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei ritardi segnalati nella regione Marche in merito ai pagamenti delle misure agroambientali e degli anticipi previsti dal nuovo Csr e quali iniziative urgenti di competenza intenda assumere, anche in coordinamento con gli enti preposti, per garantire tempi certi e uniformi nell’erogazione delle risorse dovute, salvaguardando così la tenuta economica e sociale del comparto agricolo regionale, in particolare di quello biologico e vitivinicolo.
(5-04032)

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