“Le mobilitazioni dei metalmeccanici stanno dando continuità a un tavolo dell’indotto che discute di investimenti, formazione e rioccupazione per l’area del Sulcis, senza prescindere dalle tre grandi vertenze della zona. Oggi abbiamo ricevuto i dati richiesti sugli occupati e sulle aziende, che ora analizzeremo per prepararci al prossimo incontro.
Inoltre, abbiamo appreso che le risorse non mancano né per gli ammortizzatori di transizione né per le progettualità. Queste risorse sono fondamentali per affrontare la crisi industriale decennale che il polo industriale di Portovesme sta subendo. È essenziale che tali risorse non vengano sperperate né regalate alle imprese o alle multinazionali. Da troppo tempo, l’area del Sulcis e i suoi lavoratori e cittadini stanno pagando un prezzo altissimo, difendendo produzioni industriali che sono vitali per il territorio e per l’intero paese. La programmazione degli investimenti, l’uso degli ammortizzatori con salario integrato e la formazione necessaria per le possibili riqualificazioni devono avvenire in tempi rapidi.
Il governo nazionale e regionale ha la responsabilità di prendere decisioni immediate. Secondo la Fiom-Cgil, è fondamentale riprendere quanto prima le produzioni di alluminio, piombo e zinco nel Sulcis; le attività legate al litio e lo smaltimento dei fumi di acciaieria non sono sufficienti. Solo in questo modo le ipotesi di transizione attualmente in discussione acquisterebbero maggiore valore.
Le aziende devono assumersi le proprie responsabilità: per SiderAlloys è necessaria una nuova proprietà realmente industriale; a Glencore deve essere affiancato un nuovo soggetto che rilanci le produzioni di piombo e zinco; Eurallumina deve superare le riserve sul DPCM riguardante il gas; infine, Enel deve chiarire, in merito alla centrale a carbone, quale futuro attende le lavoratrici e i lavoratori, che da anni vivono in una situazione di precarietà assoluta.
La Fiom ritiene che il prossimo tavolo per l’indotto, convocato dopo gli approfondimenti sulle vertenze di maggior rilievo (SiderAlloys, Portovesme Srl e Eurallumina), possa rappresentare un’importante opportunità di svolta, se si concretizzerà in un reale rilancio del territorio, attraverso la risoluzione delle vertenze e la realizzazione degli annunci del governo.”
Lo dichiarano Loris Scarpa, coordinatore nazionale Siderurgia per la Fiom-Cgil e Roberto Forresu, segretario generale Fiom-Cgil Sardegna
Ufficio stampa Fiom-Cgil nazionale
Roma, 29 maggio 2025
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