Nuovi interventi per ridurre la pressione fiscale, il piano per pagare meno tasse a Perugia
I gruppi di maggioranza del Comune di Perugia hanno presentato un ordine del giorno per introdurre nuove misure strutturali di riduzione della pressione fiscale, approvato questa mattina dalla seconda commissione bilancio.
Durante la conferenza stampa svoltasi presso la sala della Vaccara di palazzo dei Priori, i consiglieri del PD Francesca Pasquino e Nicola Paciotti hanno illustrato le proposte, accompagnati dagli altri consiglieri di maggioranza e dall’assessora Costanza Spera.
Ad illustrare gli aspetti tecnici della proposta è stato il consigliere Nicola Paciotti, secondo cui questa proposta, ma in generale l’azione dell’Amministrazione comunale dimostrano l’attenzione verso la capacità di spesa delle famiglie e delle imprese, compromessa, come spiegato dalla consigliera Pasquino, da molteplici fattori esogeni nazionali ed internazionali.
Le misure proposte
L’odg, intitolato “Misure in favore dei cittadini e delle cittadine di Perugia a sgravio della pressione fiscale”, prevede:
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Copertura integrale delle richieste di esenzione TARI 2025, con stanziamento dedicato in bilancio.
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Innalzamento delle soglie ISEE per esenzioni e sgravi TARI:
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Esenzione fino a 9.000 €.
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Contributo del 50% tra 9.001 € e 10.500 €.
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Contributo del 30% tra 10.501 € e 12.000 €.
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Riduzione per nuclei con più di tre figli e ISEE fino a 21.500 €.
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Sconto sulla quota variabile della TARI per chi pratica compostaggio domestico.
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Campagna di sensibilizzazione sul compostaggio, in collaborazione con Gesenu S.p.A. e l’Osservatorio comunale sui rifiuti.
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Aumento della soglia di esenzione per l’addizionale IRPEF da 12.500 € a 18.000 €, previa verifica della sostenibilità finanziaria.
Benefici attesi
Secondo il consigliere Paciotti, le misure porteranno:
I promotori hanno evidenziato la natura strutturale e non occasionale dell’intervento, reso possibile dalla presentazione puntuale del bilancio previsionale e dal recupero di 28 milioni di euro attraverso operazioni di revisione contabile.
Francesca Pasquino ha spiegato che il contesto socioeconomico mondiale, influenzato da guerre, frizioni diplomatiche, politiche protezionistiche e incertezza nel futuro, rappresenta un
fattore aggravante la condizione economica che vivono le famiglie, già messe a dura prova da anni di crisi e difficoltà di carattere internazionale che si sono riflesse in un aumento generalizzato dei prezzi. Oggi, in conseguenza di ciò, viviamo una nuova fase di restrizione delle politiche monetarie, come dimostra il taglio dei trasferimenti statali alle Regioni, alle Provincie e ai Comuni, quantificato per l’Umbria in 40 milioni di euro in meno nel triennio 2025-2027, di cui oltre 4 milioni sottratti alle disponibilità del Comune di Perugia, con rischi concreti per i servizi offerti alla cittadinanza.
A fronte di questo quadro complesso, che tiene conto anche di tutti gli altri aumenti dovuti a fattori esogeni (manovra regionale necessaria per la tenuta del bilancio), tariffe tari (già deliberate dall’Auri ad aprile 2024), e multe stradali (per modifiche al codice della strada), l’Amministrazione ha scelto di mettere al centro delle priorità di governo le esigenze dei cittadini; in tale contesto rientra il taglio della pressione fiscale, oggi proposta, che rappresenta un importante sostegno alle famiglie, soprattutto quelle in difficoltà, con conseguente innalzamento della qualità della vita ma anche con benefici per l’economia locale.
In linea con gli intendimenti già espressi dalla giunta, pertanto, l’odg punta su alcuni aspetti concreti tra cui: l’abbattimento dei mutui e quindi la riduzione dell’indebitamento pro capite;
la previsione di esenzioni e/o sgravi per le famiglie in difficoltà (tari e addizionale irpef) aumentando gli scaglioni isee dei beneficiari delle misure. In aggiunta a ciò si è scelto di prevedere una riduzione anche per i nuclei familiari con più di tre figli.
Paciotti ha tenuto a precisare che queste misure, che saranno fisiologicamente in vigore dal prossimo anno, determineranno una forte crescita del numero dei beneficiari. Nel caso dell’addizionale irpef, i contribuenti aventi diritto alla fascia di esenzione passeranno da 41mila a 55mila, ossia dal 33% al 44% della popolazione.
Nel caso della Tari (esenzioni e sgravi) la platea degli aventi diritto crescerà del 30-40%. Pasquino e Paciotti in conclusione hanno tenuto a rimarcare che queste soluzioni sono rese possibili dalla
capacità di giunta ed uffici di aver saputo presentare nei termini il bilancio di previsione, nonché dal recupero, grazie al lavoro dell’assessorato al bilancio, di circa 28 milioni di euro nell’ambito della “pulizia” del bilancio. Ciò consentirà di proporre tutte le misure illustrate in precedenza che non devono essere intese come spot o temporanee, ma strutturali in quanto sostenibili per le casse dell’Ente
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