Corte dei Conti indaga sulle spese della Regione Lazio all’Expo di Osaka, Rocca: Rispettate le norme


Nel Lazio continua a tenere banco la polemica sui costi sostenuti dalla Regione per la missione all’Expo di Osaka in Giappone. La Procura regionale della Corte dei Conti ha aperto una indagine per un eventuale danno erariale, dopo l’esposto presentato dal consigliere regionale del Lazio e segretario romano di Azione, Alessio D’Amato. Dal canto suo, il presidente, Francesco Rocca, ha rispedito le accuse al mittente, dicendosi sereno riguardo all’indagine. “La Regione si è attenuta alle norme di legge e alle direttive comunitarie riguardo all’utilizzo dei fondi, rispettando i criteri di destinazione previsti: tutte le spese sono state documentate con trasparenza, a disposizione delle autorità competenti”, ha spiegato Rocca, ospite in collegamento del programma televisivo “L’aria che tira”, in onda su La 7. Dal 18 al 24 maggio, infatti, una delegazione della Regione, molto nutrita, composta da circa 40 persone, tra figure istituzionali, operatori di settore, consiglieri di centrodestra e centrosinistra, ha partecipato alla trasferta nel Paese asiatico. Come le altre regioni italiane, la rappresentanza laziale è stata impegnata, nello stand affittato all’interno del padiglione italiano, in diversi incontri istituzionali, eventi e workshop con imprese e altre delegazioni straniere, per promuovere le eccellenze regionali e attrarre investimenti stranieri. L’obiettivo principale è stato quello di favorire l’internazionalizzazione delle imprese locali, facilitando scambi commerciali e opportunità di sviluppo.

La missione è costata circa 1,8 milioni di euro, ma numeri e costi hanno sollevato diverse polemiche. “Una maxi-delegazione regionale composta da oltre tre dozzine di persone in Giappone rasenta il ridicolo. Se poi il tutto avviene a carico delle casse pubbliche, rappresenta una vera offesa ai cittadini del Lazio”, aveva dichiarato il consigliere D’Amato nei giorni scorsi, presentando anche un’interrogazione al presidente Rocca. L’esposto contesta le spese per gadget e la comunicazione esterna: in particolare 18 mila euro per trolley, 25 mila per foulard e cravatte personalizzate e 16 mila per “networking cocktail”. Poi hotel a cinque stelle, cene, viaggio e indennità. “I costi finora impegnati sembrerebbero superiori a 1,8 milione di euro e non è ben specificato se comprensivi anche delle indennità di trasferta, indennità aggiuntive e retribuzioni di diaria e pasti dovute ai dipendenti della regione”, si legge nell’esposto. L’inchiesta dei giudici contabili, quindi, intende verificare i dettagli finanziari della missione, per accertare la correttezza nell’uso delle risorse e che non ci sia stato uno sperpero di denaro pubblico. Il fascicolo riguarda in particolare il modo in cui i fondi sono stati spesi, con attenzione alle procedure adottate, agli importi impiegati e ai benefici ottenuti.

Ma il presidente Rocca non ci sta e, in diretta televisiva, ha difeso l’operato della Regione, lanciando diverse stoccate al consigliere D’Amato. “Non erano 60 persone, il tema è più complesso: erano 42 o 43 persone – ha precisato Rocca -. Circa 40 persone sono dello staff regionale, ma anche della sovrintendenza che ha accompagnato il Michelangelo che abbiamo portato. Poi ci sono 544 imprese che sono venute con fondi stanziati in parte dalla Regione e in parte della Camera di commercio per promuovere le realtà imprenditoriali della nostra Regione”, ha aggiunto Rocca. I prodotti audiovisivi “servono per promuovere la regione, perché allo stand sono passati oltre 100 mila persone, non fanno parte dei costi della realizzazione”, ha precisato il governatore. Si tratta “di fondi europei dedicati all’internazionalizzazione e non è stato sottratto un euro alla sanità ai servizi sociali, alle infrastrutture e alle case popolari o ai servizi per i cittadini”, ha sottolineato. La spesa per la partecipazione, “poco più di 1,7 milioni, di cui solo il 10 per cento per la delegazione era proporzionata all’investimento che noi abbiamo fatto. I costi sono tutti certificati: sono sereno, ci sarà la Corte dei conti che verificherà – ha assicurato Rocca -. Quando si organizzano sei workshop della Regione per promuovere il sistema Lazio e 20 momenti di incontro con le imprese locali, il personale serve, perché comunque devi incontrare centinaia di imprenditori. C’erano 90 testate accreditate, tra le più importanti del Giappone, per l’apertura del nostro padiglione”, ha spiegato Rocca.

Infine, il duro attacco alla giunta precedente e all’ex assessore, Alessio D’Amato: “i numeri che da’ il consigliere D’Amato, sono completamente creativi, frutto di un soggetto che, invece, è campione regionale della Corte dei Conti, perché è stato condannato a risarcire 250 mila euro di contributi regionali per la vicenda della onlus Italia-Amazzonia. La giunta Zingaretti ha speso 1,9 milioni di euro, senza stand, per andare a Dubai e poi hanno speso 4,5 milioni per andare a Milano, in quella giunta c’era Alessio D’Amato”, ha concluso il presidente Rocca. Non tarda ad arrivare la replica del consigliere D’Amato: “La toppa rischia di essere peggio del buco e la risposta del presidente Rocca sull’utilizzo dei fondi europei andrà esaminata nel dettaglio, poiché non mi risulta che le risorse del Fondo sociale europeo, relative a istruzione e formazione possano essere spesi per regali come cravatte e foulard personalizzati, a 122 euro l’uno, e trolley personalizzati a 275 euro l’uno”, ha dichiarato D’Amato, annunciando che presenterà una nuova interrogazione.

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