Il progetto CTE Square, presentato dall’amministrazione comunale di Pesaro come un volano per l’innovazione e lo sviluppo imprenditoriale, rischia di naufragare sotto il peso di ritardi, disorganizzazione e scelte politiche poco trasparenti.
A lanciare l’allarme è Michele Redaelli, consigliere comunale di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione Bilancio, che denuncia “un caso da manuale di inefficienza amministrativa”.
Nel mirino di Redaelli c’è la cancellazione improvvisa di una delibera comunale che, fino a poche ore prima, era stata definita “urgente e strategica” dagli stessi assessori.
L’atto prevedeva l’affidamento di un incarico esterno di supporto amministrativo per la gestione delle gare e degli appalti legati al progetto CTE, per un valore di 18.000 euro.
“Un incarico indispensabile – sottolinea Redaelli – segnalato dagli uffici già da mesi, ignorato sistematicamente dalla Giunta nonostante la proroga ministeriale e i fondi già disponibili”.
Critiche dirette all’assessora Francesca Frenquellucci, accusata di aver “sbandierato successi solo sulla carta” senza affrontare i problemi reali del personale: “È consapevole – si chiede Redaelli – che il progetto CTE, da lei stessa definito strategico, rischia di saltare proprio per la sua incapacità di garantire le risorse necessarie?”
Ma il j’accuse non si ferma. Nel mirino anche il vicesindaco Daniele Vimini, reo – secondo Redaelli – di aver usato il progetto “come serbatoio di risorse per finanziare eventi legati alla Capitale della Cultura, sottraendo fondi all’innovazione e alle imprese locali”.
Infine, il sindaco Andrea Biancani viene accusato di disinteresse e assenteismo: “In Consiglio ha ammesso di non sapere cosa stia accadendo all’interno del progetto CTE e ha disertato un evento ufficiale con aziende e partner nazionali, lasciando stupiti gli imprenditori accorsi anche da fuori regione”.
“Serve un’assunzione di responsabilità da parte di tutta la Giunta – conclude Redaelli -. La cancellazione della delibera è un fatto grave e inspiegabile. Chiediamo trasparenza immediata e un piano concreto per salvare uno dei progetti che, almeno sulla carta, avrebbe dovuto rappresentare il futuro tecnologico e produttivo della nostra città”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link