Coppa Risi’atori 2025: vince Borgo, la classifica e il racconto di una gara remiera di Livorno


LIVORNO. StraBorgo. Di nome e di fatto. Come la kermesse che in questi giorni sta animando il quartiere bianconero. StraBorgo, perché la dimostrazione di forza data ieri nella 46esima edizione della Coppa Risiatori è qualcosa di più di un semplice sms inviato nelle chat delle contendenti al successo nella’Barontini’(14 giugno) e nel Palio (due settimane dopo) . Chi vuole vincere, dovrà fare i conti con questo armo che fino ad ora ha fatto incetta di successi.

La progressione

Il Costante Neri nella quarta competizione stagionale disputata sotto l’egida di Fondazione Lem Gare remiere con le sue potenti, precise, inesorabili palate ai 2500 (dei 7600 metri del percorso dalla Torre della Meloria agli Scali Novi Lena) ha scremato il gruppo. Ha strappato e nessuno è stato più in grado di ricucire lo squarcio. Ci ha provato in modo encomiabile, eroico il Venezia per 5 lunghissimi chilometri. Che orgoglio, l’armo Rossobianco!!! Nel suo vocabolario manca la parola resa. Lo Sgarallino è stato sempre in agguato in attesa di una – anche minima – defaillance degli storici avversari che invece sono andati dritti per dritti al traguardo. Arrivato al Molo Novo con un paio di barche-luce sul Venezia, il Borgo ha iniziato la festa non appena la sua prora è entrata in porto. Al Venezia è andato l’onore delle armi. Il Cavallino rampante – secondo a testa altissima – è pronto a dar battaglia fin dalla Barontini. Insomma: c’è la forte sensazione che il bello debba ancora venire. Per il Borgo è la decima vittoria nella Risiatori, che non metteva in bacheca dal 2023.

100 volte San Jacopo

In grande ascesa il San Jacopo che ha piazzato la propria bandiera sul podio cedendo il secondo gradino al Venezia dopo lo sgarro della Coppa Santa Giulia. I ragazzi vogano bene, hanno alle spalle una meravigliosa tifoseria che li spinge e in questo 2025 stanno celebrando nel migliore dei modi i 100 anni della Sezione Nautica. Il terzo posto è il timbro su ceralacca che certifica il ruolo di outsider nelle prossime gare. E le prossime due non saranno una gran fondo come la Risiatori per cui i distacchi potranno essere più contenuti. Insomma: lo spazio per i biancoverdi c’è.

La bagarre

Non meno avvincente è stata la lotta per le posizioni di primo rincalzo. L’Ardenza – dopo un avvio difficile – è uscito alla distanza facendo valere muscoli ed esperienza e – rispetto alle precedenti gare – ha lasciato intravedere interessanti margini di crescita. Nella pancia del gruppo al Salviano – benissimo nei primi 500 metri – è mancato lo spunto per provare ad aggredire il podio. Negli ultimi metri, poi il gozzo amaranto bianco – forse toccato dal Pontino: le immagini tv non chiariscono – con il timone in semiavaria non è riuscito a tagliare regolarmente il traguardo, ragione per cui è stato declassato all’ultimo posto: una vera e propria iattura per i ragazzi di Alessio Marra. Qualche problema nel finale anche per il Pontino, costretto a girare attorno alla boa di segnalazione del traguardo perché non aveva centrato il traguardo. E dire che i Giallorossi dopo un avvio non indimenticabile, avevano recuperato fino a pensare di poter arrivare vicino al podio. Il Pontino, però su rifarà, il 14 giugno nella manifestazione di casa: la Barontini.

Labrone e Ovosodo: che succede?

C’era grande attesa per il gozzo dei Quartieri Nord. Il podio, conquistato nella Lubrani a 50 anni di distanza dall’ultimo piazzamento vero, aveva inserito i 10 del Labrone nel gotha del remo. Ieri invece la voga – dopo un inizio brillante con cui aveva messo in fila tutti – è risultata impastata, come se le acque dalla Meloria in qua, fossero viscose. I ragazzi di Senzacqua hanno ancora due gare per dimostrare per intero il loro indubbio valore. Infine l’Ovosodo ha confermato di vivere una stagione di transizione. Una transizione, purtroppo per i Biancogialli lunga qualche anno. Il presidente Zocchi, però, sta lavorando sui ragazzi under 18. Il futuro del Benci è già scritto. E sarà di successo. Come di successo è stata questa edizione della Risiatori, seguita da almeno 3mila persone (molti i turisti) dislocate sulle spallette della Darsena Nuova, nella zona delle ex Officine Storiche e in Piazza Mazzini dinanzi al maxischermo allestito da Fondazione Lem. Adesso l’appuntamento è per la Coppa Barontini, in programma il 14 giugno. Gli equipaggi hanno 12 giorni per affinare la preparazione e capire che cosa può essere migliorato. Intanto chi ha vinto festeggia (premiazione stasera in Piazza Mazzini alle 21, 45) e chi non ce l’ha fatto medita e spiega.

Classifica

1) Borgo 35’54”88;

2)Venezia 36’09”59;

3) San Jacopo 36’57”17;

4) Ardenza 37’38”15;

5) Pontino 38’59”42;

6) Labrone 39’27”15;

7) Ovosodo 40’25”39;

8) Salviano declassato per arrivo irregolare.



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