Approvata la legge sui reati contro gli animali: pene più dure


Si tratta di un intervento atteso da anni, che introduce sanzioni più pesanti per chi maltratta, abbandona o uccide animali, e che amplia gli strumenti per contrastare fenomeni come i combattimenti clandestini, gli spettacoli illeciti e il traffico illegale di cuccioli. Tra le novità, anche il divieto di utilizzare catene per legare gli animali e l’interdizione all’uso commerciale di pellicce di gatto domestico.

Approvata la legge sui reati contro gli animali: pene più dure e nuove tutele

La proposta, portata avanti dalla deputata Michela Vittoria Brambilla, segna un’importante evoluzione legislativa in linea con l’articolo 9 della Costituzione, che riconosce la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi come valori fondamentali da salvaguardare anche per le generazioni future.

Soddisfazione è stata espressa dall’Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa), che ha definito il risultato “il migliore possibile, date le attuali circostanze politiche”. Carla Rocchi, presidente nazionale dell’ente, ha evidenziato come l’approvazione della legge rappresenti una svolta importante, soprattutto in un contesto in cui, a suo dire, la fauna selvatica continua a subire pressioni da politiche permissive verso la caccia e da un mancato impegno nella tutela degli animali utilizzati negli spettacoli circensi.

La giornata di oggi – ha dichiarato Rocchi – è una vittoria per chi ritiene che anche gli animali debbano ricevere giustizia. L’inasprimento delle pene è un elemento essenziale per costruire un sistema legale in grado di riconoscere agli animali una protezione effettiva e autonoma.”

Il provvedimento introduce anche nuove aggravanti per i reati commessi con particolare crudeltà o ai danni di più esemplari, e prevede il sequestro e l’affidamento definitivo degli animali vittime di maltrattamenti, al fine di sottrarli a ulteriori sofferenze.

L’Enpa, pur celebrando il traguardo raggiunto, richiama l’attenzione sulla necessità di vigilare affinché la nuova normativa venga realmente applicata. L’ente ribadisce inoltre l’urgenza di continuare a lottare per altre battaglie rimaste in sospeso: tra queste, l’abolizione degli animali nei circhi e un impegno più deciso a tutela degli animali selvatici, oggi sempre più esposti a rischi e minacce.

In un clima politico spesso poco sensibile alla protezione degli esseri viventi non umani, questa nuova legge rappresenta un punto fermo: un passo in avanti verso una società più consapevole e responsabile nei confronti di chi non ha voce, ma ha diritto a essere rispettato.



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