Le imprese ferroviarie che gestiscono treni navetta per il carico di automobili devono poter beneficiare di fideiussioni solidali da parte della Confederazione per l’acquisto di materiale rotabile. È quanto ritiene il Consiglio nazionale che ha approvato oggi una revisione di legge con 127 voti contro 58 e 2 astenuti.
In Svizzera, attualmente vi sono quattro stazioni di carico di autoveicoli: quelle del Lötschberg e della Vereina coprono i propri costi. La Furka, non essendo finanziariamente autonoma, riceve indennità d’esercizio dalla Confederazione, mentre la stazione di carico al Sempione è attualmente finanziata dal Vallese, ma dal 2026 sarà cofinanziata dalla Confederazione.
Secondo la legge sui sussidi, le fideiussioni federali valgono come aiuti finanziari e possono pertanto essere concesse solo per prestazioni che la Confederazione ordina e retribuisce. Le stazioni di carico di autoveicoli il cui esercizio copre i costi oggi non possono quindi avvalersi di fideiussioni solidali.
Parlando della riforma, il consigliere nazionale Alex Farinelli (PLR/TI) ha detto che “l’obiettivo è chiaro e condivisibile: offrire a tutti questi servizi essenziali per la mobilità alpina e per la coesione territoriale uno strumento finanziario già collaudato con successo nel traffico regionale viaggiatori”. Il ticinese ha ricordato che “l’effetto sul bilancio federale è nullo, visto che si tratta di garanzie e non di sovvenzioni vere e proprie che invece potrebbero essere necessarie in futuro in assenza di questo strumento”.
La proposta è stata osteggiata dall’UDC a cui non sono piaciute le modalità d’intervento. Christian Imark (SO) ha anche messo in dubbio l’utilità della misura: citando cifre dell’Ufficio federale dei trasporti ha detto che la proposta “permetterebbe risparmiare solo lo 0,35%”. Se c’è davvero un bisogno, questo può essere coperto dai cantoni, ha aggiunto, invano.
L’oggetto passa ora all’esame del Consiglio degli Stati.
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