La nota città lombarda di Varese cerca nuovi abitanti e lavoratori: un recente bando garantisce 6.000 euro di sostegno economico a chi si sposta in questo territorio. Una misura volta a contrastare la fuga dei giovani al di fuori del Comune o all’estero, nella vicina svizzera.
L’annuncio del bando proviene dalla Camera di Commercio di Varese, che già propone una serie di contributi e agevolazioni pensati appositamente per imprese e startup. Sono 4 su 10 i giovani che decidono di spostarsi per lavorare fuori da Varese, per cui con questo e altri bandi si intende correre ai ripari.
Varese: come ottenere 6.000 euro di sostegno
A preannunciare l’arrivo di un bando specifico per attrarre abitanti e lavoratori a Varese è la Camera di Commercio del territorio, durante la recente assemblea Confapi Varese. Per rimediare alla mancanza di lavoratori nell’industria della zona, si intendono proporre sostegni economici mirati.
Così nasce l’idea di un bando che possa garantire 6.000 euro, tramite erogazione di 2.000 euro annui, per chi decide di trasferirsi a Varese e in provincia lavorando in un’azienda della zona. A tal proposito è valido sia un contratto a tempo indeterminato che determinato.
Al momento si attende di conoscere la procedura specifica per poter ottenere il sostegno di 6.000 euro complessivi, per cui si consiglia di rimanere aggiornati sulle prossime evoluzioni, anche visionando il sito ufficiale del Comune.
Carenza di lavoratori a Varese: il problema
Varese è una città densamente popolata, ma nonostante questo ci sono diverse criticità che riguardano il tessuto economico e imprenditoriale della zona. La carenza occupazionale è uno dei motivi centrali per cui si intende intervenire, poiché alcune note aziende storiche si trovano senza lavoratori sufficienti.
Di contro, c’è il problema degli stipendi, troppo bassi per sostenere i costi che si registrano a livello regionale in Lombardia e il prezzo elevato di case e affitti. Per questi motivi, molti scelgono di trasferirsi, cambiando città oppure spostandosi nella vicina Svizzera, che offre stipendi nettamente più elevati.
In questa zona (ma come in altre in Italia) si rende decisivo quindi un intervento strutturale, per compensare la mancanza di lavoratori e la fuga all’estero. La Provincia stessa interviene con misure di supporto mirate a tutela del lavoro e per lo sviluppo del territorio.
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