La Confederazione non deve intervenire per impedire alle ditte svizzere controllate da Stati stranieri di finanziare guerre all’estero. Oggi il Consiglio nazionale – con 102 voti a 80 e 10 astenuti – non ha dato seguito a un’iniziativa parlamentare di Stefan Müller-Altermatt (Centro/SO) sul tema.
Stando al centrista solettese, occorre adottare misure per evitare che le società svizzere influenzate da Stati esteri generino risorse che potrebbero essere utilizzate per finanziare intenti bellici. Ha fatto l’esempio dell’Azerbaigian, che commercializza i suoi prodotti petroliferi mediante la società Socar, una società che rifornisce le stazioni di servizio svizzere. Il Paese si procura così preziosa valuta estera con cui è in grado di sviluppare e mantenere il proprio apparato militare.
Tramite un contratto di Socar con il produttore petrolifero russo Lukoil si eludono inoltre le sanzioni Ue contro la Russia. In tal modo anche la guerra di aggressione russa contro l’Ucraina riceve un supporto indiretto in provenienza dalla Svizzera mediante il commercio di petrolio greggio, ha deplorato Müller-Altermatt, aggiungendo che ciò danneggia la reputazione della Confederazione in quanto Stato neutrale. “Berna non può partecipare indirettamente al finanziamento sporco di conflitti armati e guerre di aggressione che violano il diritto internazionale”, ha sostenuto Martine Docourt (PS/NE).
Difficile fornire prove
Ma il testo non ha fatto breccia. “Così facendo si minaccia la piazza economica svizzera e si sollevano dubbi sulla neutralità elvetica”, ha sostenuto Jean-Luc Addor (UDC/VS) a nome della commissione. Inoltre, ciò limiterebbe la capacità della Svizzera di offrire i suoi buoni uffici e restringerebbe fortemente la sua capacità di agire in politica estera, ha aggiunto l’altro relatore commissionale Simone Gianini (PLR/TI).
Addor ha inoltre sostenuto che un pacchetto di sanzioni autonomo da parte della Svizzera non fermerebbe alcuna guerra. Ha anche sottolineato le difficoltà di fornire prove sull’influenza straniera nonché sulla partecipazione indiretta di queste aziende alle guerre. E la maggioranza del plenum l’ha seguito, approfittando del fatto che anche alcuni centristi si sono astenuti al momento del voto.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link