Ad avvantaggiarsi di più da un taglio dei tassi di interesse da parte della Banca centrale, in Borsa, sono i titoli delle utilities e più in generale i titoli ad alto dividendo. Si tratta in genere di società non speculative, con flussi di ricavi (e quindi anche di utili e dividendi) relativamente stabili nel tempo, il che li rende assimilabili ad un bond «perpetuo», obbligazioni a lunghissima scadenza, anche cinquantennale. Più in generale è l’intero mercato azionario che si avvantaggia di un calo dei tassi di interesse perché questa misura è di stimolo alla crescita economica e quindi all’aumento dei ricavi e dei profitti per le imprese. Pur in un contesto di crescita economica modesta le Borse europee da gennaio hanno registrato rialzi significativi, quasi sempre a doppia cifra (il Dax di Francoforte è cresciuto di oltre il 20%). A Milano l’indice Ftse Mib da inizio anno ha messo a segno una performance di oltre il 17% (nonostante i dazi di Trump).
5 giugno – 14:22
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