«La felicità nasce dalla progettualità. E la progettualità nasce dalla passione. Tutto il resto viene dopo».
Il 2025 rappresenta una pietra miliare nella storia di Toffoletto De Luca Tamajo, tra i più autorevoli studi legali italiani specializzati in diritto del lavoro e consulenza HR. Cento anni di attività continuativa, iniziata nel 1925 a Milano con il fondatore Angelo Toffoletto, raccontano non solo l’evoluzione di una professione, ma anche quella del Paese. Un cammino che ha attraversato rivoluzioni legislative, crisi economiche, trasformazioni tecnologiche e ora l’avvento dell’intelligenza artificiale. Sempre con uno sguardo lucido verso il futuro. Oggi lo studio conta oltre 100 professionisti, 30 soci e 12 sedi su tutto il territorio nazionale. Solo nel 2024 ha registrato un incremento del fatturato del 7%, superando i 32 milioni di euro. Un risultato che testimonia la solidità della struttura e la validità di una visione manageriale che ha saputo affiancare alla competenza giuridica un’organizzazione imprenditoriale matura. «La crescita è sempre stata la nostra priorità, l’innovazione il mezzo per raggiungerla», afferma Franco Toffoletto, managing partner e nipote del fondatore. Entrato in studio nel 1975 appena diciottenne, l’avvocato ha portato un approccio fortemente orientato all’efficienza e alla tecnologia. Già dagli anni ’80, intuendo il potenziale del digitale, sviluppa in casa il primo software gestionale per studi legali, Protagora, antenato del più noto EasyLex, lanciato nel 1989. A distanza di decenni, questo spirito pionieristico è rimasto intatto. «Quando parlavo di email e workflow digitale, i colleghi ridevano. Qualcuno diceva: “Io ho il fattorino, non mi serve la posta elettronica”», ricorda sorridendo Toffoletto. Eppure, mentre molti nel settore faticavano ad abbracciare il cambiamento, lui costruiva una vera e propria rete tecnologica nello studio, arrivando perfino a collegarsi alla Corte di Cassazione negli anni ’80, grazie a una linea dati dedicata. «È stato un salto epocale. Ho capito che l’efficienza digitale non era un capriccio, ma un modo per fare meglio, prima e di più». L’introduzione della tecnologia ha permesso non solo di snellire i processi interni, ma anche di finanziare la crescita. Decisiva, in questo senso, è stata la fusione del 2012 con lo studio napoletano di Raffaele De Luca Tamajo, docente universitario e avvocato del lavoro.
Negli ultimi anni, lo studio ha ulteriormente diversificato la propria offerta. Nel 2015 nasce il dipartimento Ricerca & Sviluppo (basato nella sede di Napoli), nel 2017 vengono integrate le competenze fiscali e nel 2020 parte un’area dedicata alla consulenza del lavoro. Oggi, Toffoletto De Luca Tamajo si presenta come una vera e propria società di consulenza HR integrata, capace di supportare le imprese in ogni aspetto della gestione del personale: dal contenzioso giuslavoristico alla formazione, dalla tecnologia applicata alle risorse umane al supporto strategico nei processi di trasformazione aziendale. «Non siamo più solo uno studio legale», spiega Toffoletto. «Siamo una piattaforma di servizi per le imprese. E siamo anche una software house: sviluppiamo internamente i nostri strumenti digitali, come Futuhro per la gestione amministrativa del personale che integra consulenza del lavoro, fiscale e legale, o Contratti Digitali, piattaforma in cloud realizzata in partnership con Lexdo.it, e prodotti dedicati all’area fiscale come Total Reward Statement, sul valore complessivo del pacchetto retributivo, e Primio, per la conversione consapevole del premio di risultato in welfare. L’obiettivo è offrire soluzioni complete, coerenti e altamente efficienti». Lo studio ha anche una vocazione internazionale. Già nel 2001, Franco Toffoletto è tra i fondatori di Ius Laboris, oggi una rete globale con oltre 1.500 specialisti in più di 50 Paesi. «Un’esperienza fondamentale per restare al passo con le dinamiche globali del lavoro e con la compliance internazionale delle aziende», sottolinea. Ma cosa attende il mondo legale nel futuro, alla luce delle nuove tecnologie, dell’automazione e dell’intelligenza artificiale? «Negli anni ’80 sapevamo dove stavamo andando: il limite era solo tecnologico. Oggi è diverso. L’evoluzione non è più lineare, ma geometrica, e diventa difficile prevederne le implicazioni. L’IA generativa, per esempio, promette molto, ma spesso manca del livello di precisione richiesto in ambito legale. Noi possiamo tollerare zero errori, non l’1% di incertezza. Ed è lì che risiede ancora il nostro valore aggiunto», osserva Toffoletto. Questa visione ha portato anche a un cambiamento della governance interna. Lo studio si è strutturato in modo manageriale, con la nomina di responsabili per le principali aree strategiche – direzione generale, IT, marketing, finanza, risorse umane, ricerca e sviluppo – per garantire agilità e rapidità decisionale. «Oggi non basta essere bravi tecnici: servono visione, organizzazione, competenze trasversali. È un lavoro sempre più manageriale». E sul futuro della famiglia Toffoletto all’interno dello studio? «Non è fondamentale che ci sia un altro Toffoletto alla guida. L’importante è che ci sia qualcuno con passione, visione e capacità di portare avanti il progetto». I figli, uno avvocato, l’altro ingegnere, stanno tracciando percorsi imprenditoriali autonomi, coerenti con la tradizione innovativa di famiglia. Alla soglia del secondo secolo di attività, lo studio Toffoletto De Luca Tamajo continua a rinnovarsi, senza perdere di vista le proprie radici. E Franco Toffoletto, che nella vita ha saputo coniugare rigore e passione – per la genetica, lo snowboard, il software e il diritto – guarda al futuro con curiosità: «La felicità nasce dalla progettualità. E la progettualità nasce dalla passione. Tutto il resto viene dopo».
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