Farmaci
11 Giugno 2025
Sono queste le priorità indicate da Egualia nel corso dell’audizione informale presso la Commissione Politiche UE della Camera sulla proposta di Regolamento europeo relativo all’approvvigionamento dei farmaci critici
Incentivi accessibili alla produzione industriale, revisione della lista dei medicinali critici e regole armonizzate sullo stockpiling a livello europeo. Sono queste le priorità indicate da Egualia, l’associazione delle aziende produttrici di equivalenti, biosimilari e Value Added Medicines, nel corso dell’audizione informale presso la Commissione Politiche UE della Camera sulla proposta di Regolamento europeo relativo all’approvvigionamento dei farmaci critici (COM(2025) 102).
Secondo l’associazione, il Critical Medicines Act rappresenta un’opportunità strategica per rafforzare la produzione farmaceutica in Europa, in particolare alla luce delle difficoltà economiche che colpiscono le imprese produttrici di farmaci essenziali, spesso venduti a prezzi non compatibili con i costi di produzione. “Servono misure di sostegno concrete, finanziate da fondi europei aggiuntivi, senza vincoli territoriali e realmente accessibili anche alle PMI, con contributi anche al di sotto della soglia minima di investimento attualmente fissata a 20 milioni di euro”, ha dichiarato il direttore generale di Egualia, Michele Uda.
Tra le proposte avanzate, la richiesta di una razionalizzazione della lista UE dei medicinali critici, che nella versione attuale comprende 288 prodotti. Egualia sottolinea la necessità di un elenco più selettivo, in linea con quanto già sollecitato dalla Critical Medicines Alliance, per concentrare le risorse su veri elementi di vulnerabilità del sistema sanitario.
Altro tema centrale è la gestione delle scorte: secondo l’associazione, le iniziative nazionali di stockpiling vanno superate in favore di un coordinamento europeo, basato su criteri condivisi e condizioni economiche predeterminate, per evitare fenomeni distorsivi di accaparramento.
Egualia segnala però che il successo del Regolamento europeo dipende anche da interventi immediati a livello nazionale: “Senza una revisione delle regole su prezzo, rimborso e acquisto pubblico, ogni misura sarà inefficace”, ha affermato Uda. L’associazione chiede che i rischi di carenza siano considerati nei criteri di determinazione e aggiornamento dei prezzi, che le gare pubbliche prevedano più aggiudicatari e valorizzino l’offerta economicamente più vantaggiosa e che il meccanismo del payback venga riconsiderato per i farmaci essenziali e fuori brevetto, oggi penalizzati da prelievi ritenuti insostenibili.
“Queste azioni – ha concluso Egualia – non richiedono l’attuazione del nuovo Regolamento per essere adottate, ma ne costituiscono il presupposto necessario per garantirne l’efficacia concreta
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