Milano. Si chiude la Conferenza 2025 dei Registri Europei delle Imprese: AI, identità digitale e sicurezza dei dati al centro del dibattito


Quali impatti avrà l’intelligenza artificiale sui sistemi fiduciari europei? Quale ruolo possono giocare i dati pubblici nell’economia data-driven? E come si delineano le prospettive del wallet europeo per la gestione dell’identità digitale d’impresa? Sono alcune delle domande al centro della Conferenza 2025 dei Registri Europei delle Imprese, che si è conclusa oggi a Milano dopo due giorni di confronto tra rappresentanti istituzionali, esperti e operatori del settore.

L’evento, organizzato da EBRA (European Business Register Association), con il supporto di Unioncamere, InfoCamere e la partecipazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, rappresenta il principale punto d’incontro per la comunità europea che utilizza i dati ufficiali delle imprese per promuovere trasparenza e crescita economica.

In apertura dei lavori, il Vicepresidente esecutivo per la Coesione e le Riforme della Commissione europea, Raffaele Fitto, ha inviato un videomessaggio in cui ha sottolineato: “Una delle nostre priorità è utilizzare le nuove tecnologie per fornire soluzioni digitali che offrano ai cittadini e alle imprese un mezzo sicuro, affidabile e rispettoso della privacy per l’identificazione digitale. In questi sforzi, il ruolo degli operatori dei registri imprese è fondamentale per rafforzare la certezza del diritto e l’integrità del mercato”.

La conferenza ha fatto il punto sull’evoluzione del Mercato Unico Europeo, che a fine 2024 contava circa 30 milioni di imprese. L’Italia si conferma sopra la media UE, con 4,6 milioni di imprese attive – una ogni 12,8 abitanti – seconda solo alla Francia per numero assoluto, e davanti a Spagna e Germania.

Al centro dei lavori, anche il ruolo dei registri imprese come infrastruttura critica per la digitalizzazione dei rapporti economici in Europa. EBRA si propone come ponte tra istituzioni pubbliche e settore privato per armonizzare norme e pratiche, condividere dati certificati e affrontare le sfide poste dall’innovazione normativa e tecnologica.

Tre le priorità strategiche emerse:

  • Semplificazione: modernizzare le normative ed eliminare oneri amministrativi, in particolare per le PMI;
  • Digitalizzazione: promuovere l’uso dell’intelligenza artificiale per automatizzare i processi e migliorare l’esperienza utente;
  • Armonizzazione e condivisione: rafforzare la cooperazione tra registri per generare valore dai dati pubblici ufficiali.

La due giorni milanese ha ribadito come l’evoluzione digitale dei registri imprese non sia solo una sfida tecnica, ma un nodo strategico per la competitività e la fiducia nel mercato europeo.



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