CONFINDUSTRIA – TRENTO * INVESTIMENTI IN R&S: «L’85,1% DEGLI INVESTIMENTI PROVIENE DA MANIFATTURIERO E ICT, A FRONTE DEL 77,5% NAZIONALE»


10.48 – sabato 14 giugno 2025

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Innovazione, la spinta viene dall’industria: le imprese trentine investono più della media italiana in R&S.

Si intitola “Investimenti in R&S delle imprese trentine” ed è l’indagine di Confindustria Trento che analizza per la prima volta i dati territoriali disponibili a livello settoriale. Il rapporto evidenzia come, pur in un contesto generale di spesa in R&S inferiore alla media nazionale (0,61% del PIL contro lo 0,81%), le imprese industriali trentine mostrino una propensione all’innovazione superiore a quella italiana in numerosi comparti.

L’85,1% degli investimenti in R&S in Trentino proviene dal settore manifatturiero e ICT, a fronte del 77,5% nazionale. L’incidenza sul valore aggiunto in Trentino raggiunge il 2,2% nella manifattura, più del doppio della media complessiva (0,9%).

I settori ICT, elettronica, alimentare, meccanica e tessile registrano incidenze superiori alla media italiana, a conferma del ruolo guida dell’industria nel sistema innovativo trentino.

Lo studio conclude che la minore incidenza complessiva della spesa è legata più alla struttura del tessuto imprenditoriale che alla reale capacità innovativa, ponendo le basi per strategie mirate su crescita dimensionale, attrazione di investimenti e consolidamento dei comparti ad alto potenziale.

“Abbiamo voluto approfondire i dati emersi sugli investimenti in R&S delle imprese trentine, sotto la media nazionale, perché eravamo convinti della forte vocazione all’innovazione del settore industriale – spiega Alfredo Maglione, vicepresidente di Confindustria Trento con delega a Transizione digitale e innovazione tecnologica –.

I risultati dell’indagine confermano la nostra teoria, mostrando un comparto industriale che crede nella Ricerca e Sviluppo e investe, più del resto d’Italia, per rendere il territorio sempre più innovativo, non solo nei settori ad alto contenuto tecnologico ma anche in quelli più tradizionali. Un altro messaggio chiaro che emerge è che l’innovazione e la ricerca sono davvero dei driver per la crescita delle imprese e quindi del territorio e per questo motivo serve un impegno di tutti nell’incentivare ancor di più gli investimenti nei settori più propensi a innovare, anche con strumenti nuovi e condivisi tra pubblico e privato.

Contestualmente sentiamo la responsabilità di promuovere e incrementare la ricerca e l’innovazione da fare in sinergia con altri settori economici quali le costruzioni e il turismo, a titolo di esempio. Siamo convinti dell’importanza di avere visione e azione sistemica, che di anno in anno porta a ricadute positive crescenti per la nostra Comunità e Territorio”.



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