Don Luigi Castagna, «Un prete molto semplice»


Che prete è stato? «Un prete molto semplice»

Si è spento oggi, all’età di 98 anni, don Luigi Castagna, uomo mite, intelligente e profondamente legato alla sua vocazione sacerdotale.

Abbiamo avuto la fortuna di incontrarlo e dialogare con lui in diverse occasioni. In una di queste ci aveva raccontato della sua vocazione, arrivata in seminario dov’era entrato all’età di 12 anni: «in quinta ginnasio, dopo un corso di esercizi spirituali, con Padre Ambrosio Valli, di Milano».

Per don Luigi gli anni del seminario coincisero con quelli della guerra «Il cibo scarseggiava. Mi ammalai. Avevo una salute cagionevole e, con il problema del mangiare, la situazione peggiorò. […] In seminario abbiamo temuto per i bombardamenti, ci conducevano in cantina. Di notte ci svegliavano. È stata dura. Il Seminario è stato chiuso per alcuni mesi e si faceva lezione in vari punti della Diocesi».

Nel 1954 don Castagna è stato l’unico seminarista ad essere ordinato, «La mia classe del seminario era stata ordinata nel 1950. Io però avevo problemi di salute che mi costrinsero a perdere qualche anno e riprendere il percorso con i seminaristi che sarebbero stati ordinati nel 1955. Ero il più vecchio del gruppo, così Zinato decise di ordinarmi sacerdote». Quell’anno infatti si celebravano i 100 anni dalla proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione, un anno così non poteva passare senza che un prete venisse ordinato.

Le prime messe don Castagna le celebrò a Bolzano Vicentino, paese al quale era molto legato: «La mia famiglia si era trasferita qui nel 1939, provenendo da Grantorto. C’era l’esigenza di avvicinarsi a Vicenza, dove studiavamo io e le mie due sorelle […] i miei genitori, entrambi maestri, vi hanno insegnato a lungo».

Sono molte le persone che hanno incrociato i suoi passi e che oggi, nel giorno della sua scomparsa, lo ricordano con affetto e gratitudine. Noi lo ricordiamo con queste sue parole:

Perché le piace fare il prete?

«Mi piace soprattutto dire messa. Pensare che Gesù ha detto ‘prendete e mangiatene tutti ‘e ‘fate questo in memoria di me’ è commovente. Ogni vocazione nasce dal cuore di Cristo».



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