Contrastare lo spopolamento, valorizzare il patrimonio culturale diffuso e rilanciare l’economia dei piccoli centri italiani: questi i pilastri della strategia del Ministero della Cultura (MiC), che si arricchisce ora di uno strumento operativo fondamentale, il portale “Cultura Borghi” borghi.cultura.gov.it.
La piattaforma è pensata per accompagnare l’attuazione degli interventi di rigenerazione urbana e culturale, finanziati attraverso il PNRR Cultura e l’Investimento 2.1 “Attrattività dei borghi”, strumenti strategici per promuovere una crescita duratura, inclusiva e sostenibile nelle aree interne del Paese.
Un miliardo di euro per 328 comuni italiani
All’interno del portale è possibile consultare una mappa interattiva dei 245 progetti di rigenerazione già finanziati dal MiC, che coinvolgono 328 Comuni. Si tratta di interventi che, nel loro complesso, muovono oltre un miliardo di euro di investimenti, di cui 200 milioni sono destinati al bando “Imprese Borghi”, pensato per incentivare l’attività imprenditoriale nelle aree coinvolte.
Questa operazione fa parte di un programma di accompagnamento istituzionale sostenuto dal PSC Cultura 2014-2020, che mira a rendere più efficaci e coordinati i processi di rigenerazione e innovazione nei piccoli centri abitati, rafforzando il ruolo della cultura come motore di sviluppo locale.
Servizi, formazione e networking
Oltre a offrire informazioni su eventi, bandi e servizi attivi nei borghi, “Cultura Borghi” presenta:
- un’area e-learning ricca di contenuti multimediali e didattici, dedicati a temi come il recupero del patrimonio, la sostenibilità urbana e le strategie di sviluppo locale;
- una sezione riservata ai Comuni beneficiari, pensata per favorire il networking tra enti pubblici e attori del territorio, lo scambio di buone pratiche e l’accesso a materiali condivisi utili per l’attuazione dei progetti.
Un portale per il rilancio dei territori
La creazione di “Cultura Borghi” si inserisce in una visione di lungo periodo, che punta a trasformare i borghi italiani in centri propulsori di innovazione e cultura, capaci di attrarre visitatori, residenti e investimenti. Si tratta di un’azione sinergica tra politiche culturali, economiche e sociali, fondata sul potenziale inespresso di centinaia di piccoli centri oggi al centro dell’attenzione istituzionale.
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