Rifiuti accumulati, pericolo sversamento: sponda del Pioverna chiusa al pubblico


Costerà quasi 37mila euro l’intervento di messa in sicurezza del versante destro del Pioverna. La zona in prossimità del ranch “La Pistolina” è molto frequentata e i lavori risultato dunque di somma urgenza

Quantificato in 36.639 euro l’intervento di somma urgenza per la messa in sicurezza del versante in sponda destra del Pioverna, rispetto al corso del torrente che scende verso la foce, per evitare che i rifiuti finiscano nell’alveo. L’area, che è quella nelle vicinanze del ranch “La pistolina” ed ha un’estensione di circa 120 metri, è stata interdetta al pubblico.

«A seguito dei sopralluoghi effettuati lungo la sponda è emerso – motiva il sindaco Silvana Piazza – un accumulo di rifiuti, a causa dell’erosione. C’è una condizione di pericolo e di rischio di sversamento nel torrente oltre che di instabilità del versante, in un luogo dove c’è un afflusso pedonale di molti cittadini, in particolare di famiglie e bambini».

Il primo provvedimento preso è stata l’ordinanza che richiama quando detto dal sindaco che ha disposto una perizia giustificativa dei lavori di somma urgenza al responsabile dell’ufficio tecnico, ingegner Marco Raveia. La giunta ha poi incaricato l’impresa edile Tantardini Serafino di intervenire per la messa in sicurezza. La spesa sarà finanziata con l’applicazione dell’avanzo di amministrazione 2023 ed il consiglio comunale dovrà approvare, nella prossima seduta, il debito fuori bilancio, così come previsto dalla legge. L’area si trova in prossimità della pista ciclabile di fondo valle dove anni addietro c’era una vecchia discarica di rifiuti.

L’azione di erosione delle acque del torrente Pioverna ha provocato il crollo dell’argine naturale, riportando alla luce quanto era stato depositato e ricoperto. L’urgenza dell’intervento è dovuta alla necessità di fare un’azione immediata, escludendo la possibilità di attendere i normali tempi per le procedure di appalto e di affidamento dei lavori, per evitare il peggioramento delle condizioni e, ovviamente, costi successivi più elevati.

Secondo le direttive del tecnico comunale, per ovviare al problema è stata disposta la rimozione dei rifiuti già presenti nell’alveo quindi la realizzazione di un argine con il materiale già presente in esso tramite l’utilizzo di un escavatore meccanico, poi la disposizione sull’area di un telo di copertura.

Contabilizzati i costi delle operazioni, oltre all’allestimento dell’area di cantiere che delimita l’area, come indicato dall’ordinanza del sindaco, è uscito il costo di 30.032 euro soggetto al ribasso del 20% ed all’applicazione dell’Iva del 22% che ha comportato il totale a cui ammonta il debito fuori bilancio.

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