Nuova Sabatini: incentivi alle PMI per i beni strumentali


Nuova Sabatini per investimenti PMI in beni strumentali, transizione green e capitalizzazione: gli incentivi disponibili e tutte le regole per la domanda.

Lo stanziamento per la Nuova Sabatini (oggi nelle tre formule Beni 4.0, Investimenti Green e Capitalizzazione) finanzia la misura “Beni Strumentali” con 1,7 miliardi di euro per gli anni 2025-2029, incamerando le nuove regole previste dal Regolamento UE 2023/1315 sui contributi alle PMI e integrandosi ai nuovi incentivi del Piano Transizione 5.0.

Nuova Sabatini e Nuova Sabatini Capitalizzazione rappresentano le due misure agevolative del Ministero delle Imprese e del Made in Italy pensate per sostenere gli investimenti in beni strumentali e la crescita delle micro, piccole e medie imprese. Sono ammessi alle agevolazioni tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione del settore inerente alle attività finanziarie e assicurative

In base al contatore ufficiale aggiornato a metà maggio 2025, sono ancora disponibili ampie risorse per finanziare gli investimenti delle imprese. Vediamo dunque come accedervi.

Quali agevolazioni concede la Nuova Sabatini

Lo strumento agevola l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese in chiave innovativa e green favorendo gli investimenti delle PMI in macchinari nuovi, software e tecnologie digitali attraverso un finanziamento agevolato e un contributo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che sostanzialmente copre gli interessi. La norma UE integrata nella nuova disciplina dello strumento prevede la proroga fino al 2026 del regolamento GBER in materia di aiuto di Stato per la transizione verde e digitale.

La misura prevede finanziamenti (da 20mila a 4 milioni di euro) di durata massima quinquennale, concessi da banche e intermediari che hanno aderito alla Convenzione “Beni Strumentali” con possibilità di copertura fino all’80% dell’importo erogato dal Fondo di Garanzia PMI.

Il contributo concesso dal MIMIT è calcolato sugli interessi di un finanziamento convenzionale di 5 anni, offrendo tassi agevolati per incentivare diversi tipi di investimenti strategici:

–            2,75% per investimenti ordinari, volti all’acquisto di beni strumentali senza particolari requisiti tecnologici.

–            3,575% per investimenti in tecnologie 4.0, favorendo la digitalizzazione e l’automazione dei processi produttivi.

–            3,575% per investimenti green, dedicati all’acquisto di macchinari e impianti a basso impatto ambientale, promuovendo la sostenibilità aziendale.

Contributo maggiorato del 30% per investimenti green (beni materiali o immateriali a basso impatto) alle imprese con certificazione ambientale di processo o di prodotto) e per investimenti in Transizione 4.0.

I beni 4.0 ammissibili al contributo maggiorato sono quelli elencati negli allegati 6A e 6B alla Circolare 14036/2017 e 269210/2018 (è possibile richiedere un parere tecnico sull’ammissibilità di un certo investimento mandando una PEC a dgpiipmi.dg@pec.mise.gov.it).

PMI beneficiarie

Possono fare domanda di accesso alla Nuova Sabatini tutte le micro, piccole e medie imprese di qualunque settore produttivo (inclusi agricoltura e pesca), tranne attività finanziarie e assicurative.

Investimenti ammissibili

La Nuova Sabatini concede credito finalizzato all’acquisto o all’acquisizione in leasing di beni materiali o immateriali ad uso produttivo. Solo gli investimenti in beni nuovi autonomi e correlati all’attività produttiva dell’impresa sono ammissibili al contributo. E solo se rientranti nelle categorie di immobilizzazioni materiali che includono “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”, oltre alle immobilizzazioni immateriali come “software” o “tecnologie digitali”.

NB: non sono ammessi investimenti agevolati in terreni o edifici, beni usati o rigenerati, o beni in fase di sviluppo.

I programmi d’investimento devono essere riconducibili a una delle seguenti tipologie:

–            investimento in attivi materiali e immateriali relativo alla creazione di un nuovo stabilimento;

–            ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente;

–            diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti o servizi non fabbricati o forniti precedentemente in tale stabilimento;

–            cambiamento sostanziale del processo di produzione complessivo del prodotto o dei prodotti o della fornitura complessiva del servizio o dei servizi interessati dall’investimento nello stabilimento;

–            acquisizione di attivi appartenenti a uno stabilimento:

che è stato chiuso o sarebbe stato chiuso senza tale acquisizione;

mediante un’operazione che avviene a condizioni di mercato;

da parte di terzi che non hanno relazioni con l’acquirente.

L’acquisto di azioni di un’impresa non è considerato come un investimento iniziale e quindi è escluso dall’agevolazione.

Investimenti green

Per le domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023, è prevista l’attribuzione di una specifica dotazione finanziaria per investimenti a basso impatto ambientale, correlati all’acquisto, o acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.

Ai fini del riconoscimento del contributo maggiorato al 3,575% (per investimenti green al pari degli investimenti 4.0), è necessaria idonea certificazione ambientale di processo o di prodotto.

Nuova Sabatini: come presentare la domanda

Le domande di accesso al finanziamento e al contributo per investimenti in beni strumentali si compilano tramite procedura web disponibile nella sezione della piattaforma “Gestione nuove domande” (https://benistrumentali.dgiai.gov.it).

Le indicazioni operative per l’accesso agli incentivi ministeriali sono contenute nella circolare MIMIT n. 50031/2023, che prevede anche il fac-simile di domanda e di liberatoria, da sottoscrivere con firma digitale.

Modulo di domanda e Liberatoria fornitore

Ad ogni pratica si assegna un Codice Unico di Progetto (CUP) che dovrà essere riportato sulle fatture elettroniche di acconto e saldo per l’acquisto dei beni agevolati (assieme al riferimento normativo “art. 2, comma 4, D.L. n. 69/2013“).

Agevolazioni Nuova Sabatini per PMI: guida in 7 passi

1)       La PMI presenta la richiesta di finanziamento alla banca o all’intermediario finanziario e fornisce la domanda di accesso al contributo ministeriale, attestando il possesso dei requisiti di legge.

2)       L’intermediario trasmette al Ministero la richiesta di prenotazione del contributo, dopo aver verificato la documentazione sui requisiti.

3)       Dopo la conferma ministeriale della disponibilità delle risorse, l’intermediario delibera il finanziamento e ne trasmette atto al Ministero.

4)       Il Ministero adotta il provvedimento di concessione del contributo e lo trasmette alla PMI e alla banca.

5)       L’intermediario stipula il contratto e si impegna ad erogare il finanziamento entro 30 giorni dalla consegna del bene o dal collaudo.

6)       Dopo il completamento dell’investimento e il pagamento del saldo dei beni agevolati, la PMI richiede il contributo secondo le modalità indicate dal Ministero.

7)       Il Ministero eroga il contributo (su base annuale, entro il sesto anno dall’ultimazione dell’investimento) previa richiesta di pagamento da parte della PMI.

Elaborazione contatore delle risorse – Aggiornamento Maggio 2025

L’elaborazione del contatore delle risorse Nuova Sabatini, aggiornato per il mese di Maggio 2025, indica le seguenti disponibilità di contributo per ciascun intervento agevolativo:

·        1.441.607.198,89 euro per la Nuova Sabatini;

·        78.552.480,91 euro per la Nuova Sabatini Capitalizzazione.

Per info di natura tecnica, operativa e normativa inviare e-mail a: direttore@lfssrl.it



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