Tra incontri istituzionali, workshop tematici e attività di promozione territoriale, culturale ed economica, è iniziata la settimana della Regione Lazio all’Esposizione universale di Osaka 2025 che, all’interno del Padiglione Italia, fino al 24 maggio, la vedrà impegnata in un’intensa agenda di eventi e laboratori che hanno già registrato un certo interesse e partecipazione. L’obiettivo degli incontri è illustrare la capacità della regione di fare sistema e di attrarre investimenti tramite semplificazione, integrazione e vantaggi competitivi concreti. Agli incontri e alle iniziative di oggi hanno partecipato 7 Università e oltre 50 aziende. In particolare, si tratta di occasioni cruciali per promuovere le eccellenze accademiche, tecnologiche e imprenditoriali del territorio, e per presentare il Lazio come meta d’eccezione per la cooperazione economica e gli investimenti. La giornata si è aperta con il tavolo istituzionale “Il Lazio nel mondo: visioni e strategie”, che ha introdotto i temi portanti della settimana, delineando le priorità della Regione in termini di sviluppo, internazionalizzazione e cooperazione economica. Grande attenzione è stata riservata all’ecosistema della ricerca e dell’alta formazione con “Conoscenza: il futuro come un patrimonio”, evento curato dalla Regione Lazio con il coinvolgimento delle Università e del Tecnopolo di Roma, in collaborazione con il Comitato regionale delle Università del Lazio (Crul). L’incontro ha messo in luce la rete regionale della conoscenza e dell’innovazione, sottolineando l’elevato livello di internazionalizzazione e le sinergie tra mondo accademico e sistema produttivo, in particolare nei settori economici strategici.
Nel pomeriggio, il workshop “Investire nel Lazio: il Giappone racconta l’Italia a Osaka attraverso i territori” ha posto l’accento sulle opportunità di investimento offerte dalla Regione Lazio, favorendo il dialogo con il mondo imprenditoriale nipponico e presentando strumenti concreti per l’attrazione di capitali esteri. Nel corso dell’incontro, sono stati illustrati anche i principali contenuti del piano industriale in tre punti: l’attrazione degli investimenti, l’internazionalizzazione e l’export, studiato dalla Regione Lazio assieme alle associazioni datoriali – a cominciare da Unindustria – con una dotazione iniziale di 550 milioni di euro di risorse. L’internazionalizzazione poggia su un piano ad hoc con voucher per le imprese per partecipare a grandi eventi e fiere internazionali, e un accordo ad hoc con Ice. Spazio anche alle testimonianze di imprese giapponesi che hanno già scelto di investire in Italia, tra cui Takeda e Sony Group Corporation. La giornata si è conclusa con un momento culturale di grande suggestione presso il Teatro del Padiglione Italia, dove si è esibito il Teatro dell’Opera di Roma. All’evento ha preso parte l’assessore alla Cultura, Pari Opportunità, Politiche Giovanili e della Famiglia, Servizio Civile della Regione Lazio, Simona Renata Baldassarre.
Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha aperto la giornata di Lavori sottolineando che la regione ha deciso di portare a Osaka un approccio di sistema, lavorando in squadra per molti mesi al fine di sfruttare appieno una piattaforma che consente al Lazio di presentarsi non solo al Giappone, ma anche e soprattutto alle più vasta e strategica regione dell’Asia-Pacifico. “Abbiamo lavorato molto per fare in modo di arrivare qui a Osaka preparati, pronti, capaci di offrire il meglio della nostra regione”, ha spiegato Rocca. “Ieri abbiamo avuto un’introduzione significativa con lo svelamento del Cristo Risorto di Michelangelo e un primo assaggio del Teatro dell’Opera di Roma. Da oggi si aprono però tutta una serie di temi, perché questo è anche e soprattutto un momento di crescita economica. La cultura è un veicolo straordinario, la nostra identità ciò che siamo, e dobbiamo inserirla nelle nostre eccellenze”, ha aggiunto. In questi giorni, ha spiegato il presidente del Lazio, “si terranno panel coi protagonisti del sistema delle nostre imprese per raccontare ciò che la nostra regione porta avanti con successo. L’export è cresciuto. La direzione presa è quella giusta, ma è una tendenza che dobbiamo portare avanti e nutrire. Questa di Osaka è un’occasione straordinaria per l’internazionalizzazione”. Rocca ha fatto riferimento anche alla presenza dei consiglieri della Regione Lazio a Osaka: “Sono venuti qui non in vacanza, ma per portare l’esperienza che viene dal Consiglio e monitorare le nostre attività. Il Lazio vuole imparare da questa esperienza, per fare in modo che questo sistema possa crescere, pur nell’ottimismo di essere avviati sulla strada del pieno successo”.
Un concetto, quello della capacità del Lazio di creare reti e sinergie, espresso nel corso del suo intervento anche da Roberta Angelilli, vicepresidente e assessore Sviluppo economico della Regione Lazio. “Il nostro obiettivo è di presentarci come squadra e sistema. Abbiamo l’ambizione di affrontare le grandi sfide come un sol uomo, mettendo insieme tutte le migliori esperienze, competenze, professionalità, istituzioni, i settori pubblico e privato e le imprese. Questo è l’unico approccio di successo possibile, specie per una regione come il Lazio che vuole essere protagonista non solo a livello locale o nazionale, ma soprattutto a livello europeo e internazionale”, ha dichiarato Angelilli. Il Lazio è dunque una regione “che vuole crescere, affrontare le sfide, presentarsi al mondo con una visione, specie in un momento particolarmente sfidante sul piano straordinario”. “La nostra è una regione che ha tutte le carte in regola per una strategia vera, pensata, concertata, scevra di ricette dogmatiche e preconfezionate: siamo pronti per questo ad attrarre investimenti, a rafforzare relazioni commerciali ed export”, ha proseguito Angelilli, che ha voluto evidenziare una serie di dati essenziali: quello del Lazio è il secondo Pil italiano, con un patrimonio incredibile di imprese: 600 mila, 1.600 tra startup e imprese innovative, 13 università pubbliche e 10 centri di ricerca di livello nazionale e internazionale, tra cui Enea, Cnr, Infn, Asi, Esa. E ancora, una logistica molto potente, grazie a infrastrutture di livello internazionale, tra cui l’aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino, riconosciuto per l’ottava volta miglior aeroporto europeo, e il Porto di Civitavecchia, primo porto crocieristico d’Italia e asset strategico con ampie prospettive di sviluppo dal punto di vista commerciale.
L’apertura ai mercati esteri, ha spiegato Angelilli, è una leva fondamentale della competitività del Lazio. “L’export del Lazio ha raggiunto la cifra da record storica di 32 miliardi di euro, più 8,5 per cento rispetto all’anno precedente, a dispetto di una situazione difficile sul piano internazionale: merito delle imprese e delle istituzioni al loro fianco, che fanno del Lazio una regione resiliente. Quanto al Giappone, lo scorso anno le esportazioni del Lazio verso il Paese asiatico hanno segnato una crescita pari a quasi il sei per cento rispetto all’anno precedente. Il Giappone è luogo di rafforzamento degli scambi commerciali e internazionali”, ha sottolineato la vicepresidente. In questi giorni, al Padiglione Italia il Lazio si racconta come una regione che investe nel futuro, con i workshop su università e formazione; sull’attrazione degli investimenti, per offrire certezze e vantaggi competitivi reali a chi sceglie questo territorio; con l’aerospazio e la sicurezza, settori in cui il Lazio è già protagonista in Europa, e con un racconto integrato di cultura, scienze della vita, turismo, sport e cinema, che sono anche strumenti economici e identitari potentissimi.
Proprio a questo connubio di storia, cultura, innovazione e competitività economica ha fatto riferimento Simona Baldassarre, assessore Cultura e Pari opportunità della Regione Lazio. “Siamo qui perché l’Expo è una grande opportunità per il Lazio di mostrarsi agli occhi del mondo”, ha detto Baldassarre. “Quello in corso a Osaka in questi giorni è un eccezionale esempio di diplomazia culturale: creiamo ponti, mostriamo alle persone le nostre risorse e i nostri tesori. Le invitiamo a Roma e nel Lazio”. Il Lazio ha creato questi ponti anzitutto portando all’Expo di Osaka esempi rappresentativi delle sue bellezze: “Lo svelamento del Cristo Risorto di Michelangelo è stato emozionante. Chi avrebbe detto che un’opera simile potesse essere custodita in un monastero a Bassano Romano?” Altrettanta emozione hanno suscitato i volti votivi etruschi del V secolo a. C. E ancora, l’arte contemporanea di Pietro Ruffo, con le tele che uniscono l’uomo, l’ambiente e la loro influenza reciproca. E la moda, i costumi dell’antica sartoria Tirelli, fondamentali per il cinema italiano. “Abbiamo voluto mostrare una parte della nostra cultura, che non ci ricorda solo la nostra identità e tradizione, ma è anche un motore dell’economia della conoscenza: porta uno sviluppo che riguarda tutti. Qui abbiamo università, ricerca e innovazione. La cultura diventa un innesco di economia e sviluppo”, ha continuato Baldassarre. Tale sviluppo, ha spiegato Baldassarre, passa anche dal turismo, in un’ottica ben espressa “da quello che è il mantra della Regione Lazio: ‘C’è tutto un Lazio intorno’. Siamo fortunati, abbiamo Roma, ma dobbiamo portarli nel resto del Lazio, che è uno scrigno di tesori da scoprire. Dobbiamo far sì che la nostra Etruria meridionale diventi la Maremma Laziale. Che Ponza e Ventotene diventino la nostra Capri, e che il Circeo diventi le Cinque Terre. Abbiamo moltissime bellezze da scoprire”. Roma e il Lazio, ha concluso Baldassarre, “non sono solo la bellezza del territorio e dell’antichità, ma anche il contemporaneo. Sono passato, presente e futuro, perché grazie anche all’arte contemporanea ci proiettiamo dalla dimensione locale al livello globale. Expo ci offre questa opportunità”.
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