Cna, le richieste ai candidati sindaco


Punto di partenza nell’incontro dei vertici provinciali Cna, il presidente Emiliano Tomassini e il direttore generale, Andrea Caranfa, con i quattro candidati sindaco, sono stati i dati dell’andamento (discendente) dell’economia locale. “Con 1465 imprese attive (di cui 502 artigiane) e 6104 addetti, Sant’Elpidio a Mare rappresenta quasi il 9% delle aziende del fermano e oltre l’11% degli occupati. Ma – rileva la Cna – dal 2015, sono state perse 223 imprese (-13,2%). Un calo diffuso a livello provinciale (-14,2%) e aggravato da pandemia, crisi energetica, conflitti internazionali e incertezze economica. Oggi, oltre il 50% delle imprese marchigiane teme nuove difficoltà: aumentano i costi, mancano politiche di sostegno, cala la fiducia”. Nel corso dell’incontro, è stato lanciato un appello “alla responsabilità, alla coesione e al confronto con il mondo delle imprese” ed è stato consegnato ai candidati sindaco, Mirco Romanelli, Rossano Orsili, Enrico Piermartiri e Gionata Calcinari, un documento articolato che fotografa le criticità del tessuto produttivo locale e propone azioni concrete per sostenere artigiani, micro e piccole imprese. “In un momento in cui non basta più gestire l’ordinario servono scelte nette e condivise” sono state le parole di Tomassini, cui ha fatto eco Caranfa che ha evidenziato come, nel documento, ci sia la proposta “di un percorso per costruire un dialogo stabile con la prossima amministrazione, mettendo al centro lavoro, sviluppo, coesione”. Quali azioni concrete può mettere in campo un’amministrazione comunale? La Cna ha individuato quattro direttive strategiche su cui aprire un confronto con i candidati sindaci: “La prima riguarda l’ambito fiscale: è necessario alleggerire il carico tributario locale, semplificare gli adempimenti e garantire maggiore stabilità nelle imposizioni”.

In seconda istanza, la semplificazione amministrativa: “Ogni microimpresa può trovarsi a sostenere fino a 18.500 euro solo per aprire l’attività: è evidente quanto sia urgente snellire le procedure e ridurre gli oneri burocratici”. Terzo importante aspetto: il contrasto all’abusivismo e la promozione della legalità. Quarto ed ultimo: “Orientare le politiche pubbliche verso una maggiore valorizzazione delle imprese locali negli appalti, investire in infrastrutture, promuovere innovazione ed export, rafforzare il sistema del welfare locale e misure che conciliano vita e lavoro”.

Marisa Colibazzi



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