Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Graziano Delrio, nel corso di comunicazioni sulla programmazione dei fondi strutturali dell’Unione europea presso la commissione politiche Ue del senato. “Non si tratta solo di come spendere”, ha precisato Delrio, “ma come far sì che questi soldi diventino ciclo propulsivo per lo sviluppo. Perciò chiediamo alle regioni di scegliere; il nostro obiettivo è di concentrare le risorse in poche azioni, anche perché il 2007-2013 è stato il settennato peggiore per i Fondi europei, nonostante gli sforzi enormi fatti dai miei predecessori”.
Ai 32 mld di Fondi dell’accordo di partenariato, ha precisato Delrio, “vanno aggiunti 10 mld del Fondo agricolo, 1 mld per i programmi delle macro aree, poi altri 600 mln e 24 mld di cofinanziamento del Fondo di rotazione statale. Complessivamente è una mole di danaro notevole”. Ora, ha riferito il sottosegretario, si tratta di “definire entro luglio i programmi operativi nazionali e regionali, selezionare gli obiettivi tematici e passare alla distribuzione degli stessi”.
Il programma dell’Italia 2014-2020 è stato presentato “il 22 aprile scorso, entro 4 mesi dobbiamo chiudere il tutto, quindi entro fine agosto. Solo tre paesi hanno chiuso, siamo pienamente nei tempi”, ha precisato Delrio.
Fondi 2007-2014: a rischio 5 mld. “Sui programmi vecchi c’è una difficoltà oggettiva di spesa; si tratta di 5 mld di euro che vanno rendicontati entro la fine del 2015 e alcune opere che devono essere appaltate è inverosimile che possano essere rendicontate”, ha detto Delrio. “Ho parlato con il commissario Han per valutare se è possibile riprogrammare alcuni fondi”, ha precisato.
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