PALERMO – “Sì però appena ci arrestano, io già te lo sto dicendo, blocco tutte cose. Non voglio sentire storie”; “Io gli comunico all’Agenzia delle entrate che queste operazioni sono tutte nulle, fasulle, punto e basta”. Così parlavano Salvatore Castelli e Salvatore Vaiana.
Il primo, imprenditore edile, è finito agli arresti domiciliari, il secondo, che di mestiere fa l’ingegnere, è stato sospeso per un anno dal giudice per le indagini preliminari Claudio Bencivinni.
La Procura di Palermo ritiene di avere scoperto un vorticoso giro di denaro accumulato con lo sconto in fattura e le cessioni del credito di imposta. Immobili fatiscenti che risultavano ristrutturati. Imprese senza capacità economica, né personale che si occupavano di ristrutturazioni. Soldi dirottati per comprare immobili, investire in criptovaluta e acquistare pure un gommone.
Le imprese coinvolte
Sono dieci le imprese usate come strumento, secondo l’accusa, per la frode sui bonus edilizi. Ad esse il giudice per le indagini preliminari ha applicato la misura cautelare della sanzione interdittiva: Pro Dumus Mea srl, Stv b.29 srls, Costruzioni Camporeale srl, Nuova Aurora srls Ginevra srls, Ca.Sa Nuiva ristrutturazione 2021 srls, La Quattro canti srls, La A&C Servizi Immobiliari ed alberghieri srl (gestisce una struttura ricettiva in piazzale Ungheria, a Palermo, e nulla avrebbe a che fare con ledilizia), Favin srls, Immobiliare Ignoffo srl.
Il là dall’Agenzia delle entrate
Hanno tutte sede a Palermo e sarebbero, direttamente o indirettamente, riconducibili ai principali indagati. È stata l’Agenzia delle entrate a segnalare le operazioni sospette ai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria. Strano, ad esempio, sarebbe stato che l’ingegnere Vaiana fatturasse 80 mila euro per uno studio di fattibilità su lavori edilizi quantificati in duecento mila euro.
Prima di emettere le misure cautelari il Gip ha interrogato gli indagati. Salvatore Castelli ha negato le accuse. Dorotea Giordano non ha negato le contestazioni, ma ha detto di avere agito esclusivamente su mandato del marito Massimo Smeraldi.
Quest’ultimo pur avvalendosi della facoltà di non rispondere, ha fatto delle dichiarazioni spontanee per scagionare la moglie. Anche Angelo e Fedele Notaro si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
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