La lotta alla corruzione in Campania compie un passo decisivo con la firma del primo Patto di Legalità tra la Regione Campania e l’azienda G.F. Service Srl, siglato nel Comune di Bacoli. Un accordo simbolico e operativo al tempo stesso, nato dalla volontà di costruire un’alleanza concreta tra istituzioni e imprese per contrastare le infiltrazioni criminali, promuovere la legalità e rilanciare una cultura della responsabilità. L’iniziativa, promossa dalla II Commissione Speciale Anticamorra e Beni Confiscati del Consiglio Regionale, rappresenta uno strumento di orientamento e supporto per le aziende sane che operano sul territorio campano, rafforzando la loro capacità di resistenza alle pressioni illecite e alle dinamiche corruttive.
Come ha spiegato Carmela Rescigno, presidente della Commissione, il Patto nasce da un bisogno profondo: prevenire il fenomeno corruttivo con un cambiamento culturale prima ancora che giuridico. Un approccio integrato, multidisciplinare, che affianca ai classici strumenti sanzionatori una rete virtuosa fatta di formazione, ascolto e collaborazione. Tra i punti chiave: corsi obbligatori sulla legalità per il personale, procedure stringenti per la selezione dei fornitori e subappaltatori, impegni formali contro il lavoro nero e le frodi contributive, obbligo di denuncia in caso di estorsione e possibilità di audizione immediata presso le istituzioni in caso di sospetto rischio criminale.
La parola d’ordine è sinergia. Il Patto infatti prevede il dialogo continuo con Forze dell’Ordine e Prefettura, la costituzione di tavoli tecnici e il monitoraggio costante dei processi aziendali. Firmandolo, le aziende si impegnano anche a garantire la trasparenza delle proprie filiere produttive attraverso la creazione di una vendors’ list aggiornata, che tracci gli assetti societari delle imprese contraenti.
Secondo Giovanni Fiore, CEO di G.F. Service, si tratta di un atto di responsabilità necessario: “La corruzione, tanto nella sua forma effettiva quanto nella percezione diffusa tra cittadini e imprenditori, rappresenta un grave danno per l’economia e per la credibilità del Paese. Questo Patto è un esempio da replicare su larga scala”.
Un importante momento di confronto anche per le istituzioni locali. Il sindaco di Bacoli, Josi della Ragione, ha sottolineato il valore del Patto come strumento di rigenerazione civica, che rafforza la fiducia tra amministrazione e cittadini, rendendo la legalità un pilastro della quotidianità.
L’evento, moderato dalla giornalista Margherita Salemme, ha visto la partecipazione di autorevoli relatori: Francesco Urraro (Vice Presidente Consiglio di Presidenza – Consiglio di Stato), Carmine Ruggiero (docente di Diritto Bancario e Giudice Tributario), Rodolfo Scuotto (Responsabile Sezione Antifrode Ufficio Dogane Napoli 1), Rossana Ferraro (docente in Cooperazione Internazionale e Cybersicurezza) e Silvia Paparella (Direttore Generale RemTech Hub Tecnologico Ambientale). Tutti uniti nel ribadire l’importanza di un’azione coordinata e permanente contro l’illegalità, capace di offrire alle imprese una cornice chiara e protetta in cui operare.
Il Patto firmato a Bacoli si candida a diventare un modello replicabile, segnando l’inizio di una nuova stagione di legalità partecipata, in cui il pubblico e il privato non si osservano con diffidenza, ma si tendono la mano nella costruzione di un tessuto economico sano, competitivo e giusto.
#PattoDiLegalità #CampaniaEtica #Anticorruzione #ImpresaEtica #LegalitàLavoro #Trasparenza #GovernoLocale
Instagram: @regione_campania @josi_della_ragione @gfservice_srl @margherita.salem Facebook: @RegioneCampania @GFServiceSrl @ComuneBacoli
LinkedIn:@Regione Campania @G.F. Service Srl @RemTech @Francesco Urraro @Carmela Rescigno
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link