L’anello ferroviario delle Dolomiti resterà un sogno: bello e impossibile, come canterebbe Gianna Nannini. Anche se nessuno si è ancora preso la briga di darne notizia ufficiale, è bene sgomberare il campo da residue illusioni: il collegamento su rotaia tra Calalzo e Cortina non si farà, né ora né mai. Troppo alti i costi, troppo esiguo il numero di potenziali utilizzatori. Così come finirà nel cassetto il protocollo d’intesa tra Regione Veneto e Provincia autonoma di Trento per collegare la ferrovia della Valsugana a Feltre. Un’idea che avrebbe reso di certo la vita più facile a studenti e pendolari: in questo caso l’ostacolo, al momento insormontabile, sono i soldi, almeno nel tratto bellunese e vicentino, in quanto gli interventi strutturali sulla linea, a carico di Rfi, sono rinviati a “data da destinarsi”.
Ripartono i treni
Ci sono però anche delle buone notizie. Si stanno infatti per completare i lavori di elettrificazione della linea Belluno – Feltre – Montebelluna – Treviso. Ancora qualche giorni di pazienza, poi da domenica 15 giugno i treni torneranno a circolare, anche se inizialmente saranno ancora a gasolio. Ne dà notizia la stessa Rfi. Il servizio riprenderà anche sulla tratta Ponte nelle Alpi–Calalzo, e per tutta l’estate non sono previste interruzioni. Una pausa nei cantieri che permetterà a residenti e visitatori di muoversi più facilmente tra le località della provincia. Attenzione però: dal 15 settembre torneranno le interruzioni, questa volta sulla tratta Belluno–Ponte nelle Alpi–Conegliano e Ponte nelle Alpi–Calalzo. Disagi necessari per completare i lavori in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali Milano-Cortina 2026.
Treni elettrici in arrivo
Dal 15 giugno inizieranno i collaudi dei treni elettrici, che entreranno ufficialmente in servizio il 14 dicembre, sia da Treviso che da Padova. I sei mesi estivi serviranno per test e autorizzazioni, fondamentali per garantire sicurezza e affidabilità. Ma i lavori lungo gli 85 chilometri di linea, comprese le 12 gallerie, sono di fatto conclusi.
Stazioni in trasformazione
C’è poi il tema delle stazioni, in fase di ammodernamento in vista dei Giochi del 2026. La stazione di Belluno è già in parte rinnovata: in arrivo ascensori, una nuova sistemazione del piazzale antistante e miglioramenti per l’accessibilità. In estate e autunno si lavorerà anche a Longarone e Ponte nelle Alpi. A Longarone, dal 15 giugno al 13 settembre sarà attivo un solo binario; dal 14 settembre al 13 dicembre, entrambi saranno chiusi. I lavori – finanziati anche dal “Decreto Olimpiadi” – riguardano marciapiedi, sottopassi e pensiline. L’investimento complessivo è di 12 milioni di euro. A Calalzo, si punta a realizzare un nuovo piazzale per le corriere vicino ai binari, nell’ex area merci: un passo importante per migliorare l’interscambio treno-pullman, al coperto e più comodo per i viaggiatori.
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