Un’autorità di regolamentazione canadese ha dichiarato mercoledì che imporrà una tassa a Google per recuperare i costi di applicazione di una legge che richiede alle grandi piattaforme internet di pagare per i contenuti giornalistici sui loro siti web.
L’imposizione della tassa sul gigante dei motori di ricerca con sede a Mountain View, in California, giunge in un momento di maggiore tensione tra il Canada e gli Stati Uniti in materia di commercio, sicurezza dei confini e tassa sui servizi digitali per le aziende tecnologiche statunitensi.
La Commissione canadese per la radiotelevisione e le telecomunicazioni ha dichiarato che la maggior parte delle sue operazioni è finanziata dalle tasse addebitate alle aziende che regolamenta, e la regola del recupero dei costi per l’Online News Act entrerà in vigore dal 1° aprile. La tassa può variare di anno in anno e non ha un limite massimo.
La CRTC ha finalizzato la regola dopo un periodo di consultazioni pubbliche, durante le quali Google è intervenuta per opporsi alla sua attuazione, affermando che “non è un approccio razionale” imporre il 100% dei costi ad un’unica entità.
Parte di una tendenza globale a far pagare i giganti di Internet per le notizie, il Canada ha approvato la legge lo scorso anno per rispondere alle preoccupazioni dell’industria dei media, secondo cui le aziende tecnologiche stavano escludendo le aziende di notizie dal mercato pubblicitario online.
Solo Google di Alphabet e Meta, società madre di Facebook, hanno raggiunto la soglia di un’azienda abbastanza grande da dover pagare le organizzazioni giornalistiche.
Google, dopo mesi di trattative con il Governo, ha accettato di pagare 100 milioni di dollari all’anno in un accordo con gli editori per mantenere le notizie nei risultati di ricerca. Meta, tuttavia, ha deciso di bloccare le notizie dalle sue piattaforme Facebook e Instagram in Canada per evitare i pagamenti.
Google, tra le altre osservazioni presentate alla CRTC, ha sostenuto che la regola rappresenta “un ingiusto onere normativo aggiuntivo per un’azienda che ha continuato a sostenere l’ecosistema delle notizie in questo Paese”.
In una nota politica pubblicata sul suo sito web mercoledì, la CRTC ha affermato che a causa della struttura dell’Online News Act, i costi di recupero possono essere imposti solo alle piattaforme digitali a cui si applica la legge.
Google ha rifiutato di commentare oltre la sua risposta presentata durante la consultazione della CRTC.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link