C’è ancora futuro per sua maestà il cuscinetto

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Nell’industria dell’auto, mentre qualcuno getta la spugna, c’è chi investe e prova a rilanciare una storica azienda di cuscinetti a sfera: la Riv di Villar Perosa, già proprietà del senatore Giovanni Agnelli, poi SKF e da poco passata al gruppo bresciano Ori Martin. 

Gli investimenti

La fabbrica simbolo della Val Chisone ora si chiama Officine meccaniche Villar Perosa. Il nome rievoca un passato glorioso, mentre nei capannoni riecheggia la parola chiave per pensare a un futuro: volumi. Volumi da incrementare di prodotti venduti. Soprattutto i cuscinetti a sfera, per auto di ogni tipo, di fatto nati qui. I nuovi proprietari, i bresciani dell’acciaieria Ori Martin, arrivati un anno fa, investono.Già da un punto di vista di investimenti, per migliorare i macchinari, un paio di milioni. Dopodiché abbiamo dovuto mettere una cifra altrettanto significativa per rilanciare il magazzino, con pezzi di ricambio strategici. Noi vogliamo mettere il tetto fotovoltaico più grande del Piemonte su questo stabilimento”, dice Paolo Sandrone, responsabile dell’azienda.

La storia

Il museo interno racconta che nasce nel mille novecento sei come Riv: Roberto Incerti Villar Perosa, dal tecnico che importa il cuscinetto in Italia. Socio, il senatore Giovanni Agnelli, sindaco del Comune, proprietario dei terreni e della Fiat che, in breve, diventa titolare dell’azienda. Dagli eredi, negli anni ’60 passa agli svedesi di SKF. Più di recente, da una finanziaria all’altra. Zero investimenti. Dei 6mila lavoratori del Boom economico, restano in 350.

“Momento drammatico”

In questo momento abbiamo cassa integrazione straordinaria, abbiamo un contratto di solidarietà. Il momento di mercato è drammatico. Per la concorrenza sleale dell’Asia. L’energia carissima. Il manager piemontese, con esperienza negli Stati Uniti, assicura l’arrivo di nuove commesse, per auto, biciclette elettriche. Ma perché un futuro ci sia davvero l’Europa deve fare chiarezza sulle auto che potranno circolare. “Noi vogliamo agire, mettere gli investimenti a terra e vogliamo farlo con certezza senza avere tutta questa incertezza che ci arriva da Bruxelles in questo momento”.

 



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