L’AI che scrive business plan migliori di quelli umani – Punto e a capo – @gigibeltrame

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Gigi Beltrame


Quando l’intelligenza artificiale supera gli esperti crea un momento di rottura molto significativo con il passato (che sembra essere remoto)

recente ricerca condotta da Harsh Ketkar, professore assistente di management presso la Texas McCombs, l’AI può migliorare significativamente la velocità, la qualità e la portata dell’analisi strategica. Lo studio, pubblicato su Strategy Science e intitolato “Artificial Intelligence and Strategic Decision-Making: Evidence from Entrepreneurs and Investors”, realizzato in collaborazione con Felipe Csaszar dell’Università del Michigan e Hyunjin Kim di INSEAD, dimostra che l’AI è in grado di eguagliare o superare gli umani nella creazione e valutazione di business plan.



Il team di ricerca ha condotto due esperimenti rivelatori. Nel primo, hanno collaborato con un acceleratore di startup europeo, selezionando cinque business plan accettati e cinque respinti durante il 2021 e 2022. Per ciascun piano, hanno utilizzato GPT 3.5 per creare una versione generata dall’AI, fornendo come prompt la descrizione del problema che il piano stava affrontando.


Avete letto bene, non si tratta di un modello particolarmente potente o di quelli che “pensano” o con il “deep search.”

I piani sono stati poi sottoposti al giudizio di 250 valutatori con una media di cinque anni di esperienza negli investimenti e sette anni di esperienza manageriale. Ogni valutatore ha esaminato una combinazione di piani generati da imprenditori e dall’AI, senza mai vedere lo stesso piano e il suo “gemello artificiale.”

I risultati sono stati sorprendenti: i piani scritti dall’AI hanno ricevuto valutazioni più alte in tutti i criteri. I valutatori sono stati 5 punti percentuali più propensi ad accettare tali business nell’acceleratore, 3 punti percentuali più interessati a incontrare il fondatore e 3 punti percentuali più inclini a investire nelle startup.




Nel secondo esperimento, i ricercatori hanno invertito i ruoli, facendo valutare all’AI 138 business plan testuali presentati durante dieci cicli di una competizione per startup presso una prestigiosa business school. Ogni piano era già stato valutato da tre a cinque giudici della competizione, tra cui venture capitalist e investitori, molti con esperienze come imprenditori.


Le valutazioni dell’AI hanno mostrato una forte correlazione con i punteggi medi degli investitori esperti – più forte, in effetti, di quanto i punteggi umani correlassero tra loro. “Siamo rimasti molto sorpresi dalla correlazione ottenuta”, afferma Ketkar. “L’AI è stata molto accurata nell’individuare i vincitori, e si è dimostrata anche migliore nel prevedere quale piano avrebbe avuto successo”.


I risultati della ricerca potrebbero avere profonde implicazioni per l’intero ecosistema imprenditoriale. I venture capitalist possono utilizzare l’AI per valutare più rapidamente le proposte di business, accelerando i finanziamenti alle startup. Gli acceleratori potrebbero impiegarla per esaminare le candidature in modo più efficiente. Gli imprenditori potrebbero utilizzarla per creare e testare piani strategici, migliorandoli attraverso la modellazione di scenari più complessi e suggerendo approcci innovativi. I consulenti aziendali non sono necessariamente destinati a perdere il lavoro, ma dovranno affinare le loro competenze per aggiungere valore ai risultati dell’AI.



“Ora tutti hanno accesso a decisioni strategiche di alto livello”, dice Ketkar. “È come avere McKinsey in una scatola. Democratizza la pianificazione strategica”.


Nel tempo, Ketkar prevede che le aziende che incorporano l’AI nella loro pianificazione strategica potrebbero ottenere un vantaggio competitivo e migliorare le prestazioni. Lo paragona all’avvento del trading algoritmico a Wall Street.


“Questo porterà allo sviluppo di nuovi framework strategici”, afferma. “Cambierà il processo decisionale strategico, non solo nel modo in cui lo facciamo, ma anche nel modo in cui lo percepiamo”.


L’AI può fungere da sparring partner che propone idee alternative difficili da immaginare, aiutando i team dirigenziali a superare i punti ciechi che talvolta si verificano nel pensiero strategico. L’utilizzo dell’AI per decisioni strategiche potrebbe influenzare la competizione tra aziende, la sopravvivenza o il fallimento delle startup e il successo a lungo termine delle imprese.




In definitiva, l’intelligenza artificiale non sta solo migliorando i business plan esistenti, ma sta ridefinendo l’intero processo di pianificazione strategica, rendendolo più accessibile, efficiente e potenzialmente più innovativo.






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