Crescita sostenuta per il settore biomedicale modenese nel 2023

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di Laura GirellaIl settore biomedicale modenese, costituito da 28 imprese che contribuiscono per il 3,5% dei ricavi del campione TOP500, si conferma un settore in salute nel 2022 e ancor meglio nel 2023.

In termini generali, è possibile notare una crescita significativa in diversi ambiti chiave. I ricavi delle vendite e delle prestazioni sono cresciuti del 12,3%, segnalando una domanda in forte aumento e una migliore capacità di vendita. Anche il numero di dipendenti ha registrato un incremento del 4,8%, accompagnato da una crescita della produttività: il fatturato per dipendente è salito da 234.047 euro nel 2022 a 250.783 euro nel 2023 (+7,2%). Ciò indica un miglioramento in efficienza e capacità produttiva, riuscendo le aziende a generare maggiori ricavi senza espandere eccessivamente il personale. Anche il capitale netto è aumentato del 16,4%, rafforzando la solidità patrimoniale delle aziende. Questo risultato è probabilmente imputabile anche a una sana politica di reinvestimento degli utili.

In chiave di performance, l’utile di esercizio ha registrato a livello aggregato una crescita del 4,4%, mentre il risultato operativo è complessivamente aumentato del 63% dal 2022 al 2023, segnalando una gestione aziendale più efficiente. L’EBITDA ha registrato un incremento del 20,1%, evidenziando come le imprese del settore possano disporre di maggiori risorse per finanziare gli investimenti e la ricerca e sviluppo.

Correlativamente anche i principali indicatori di redditività risultano essere in crescita. Il ROE è salito in media dal 4,7% all’8,5%, segnalando un miglior rendimento per gli investitori. Se questo è vero per la maggior parte delle imprese qui considerate, occorre però non dimenticare che alcune aziende hanno registrato un decremento – anche sensibile e preoccupante – del ROE. Il ROI è aumentato dal 4,1% al 7,4%, indicando una maggiore efficienza nell’uso del capitale. Il ROS ha registrato un balzo dallo 0,7% del 2022 al 7,6% del 2023, evidenziando un miglioramento della redditività sulle vendite che deriva da un mix costituito da un aumento dei prezzi di vendita, una riduzione dei costi operativi e una maggiore efficienza produttiva.

Gli indici di rischio finanziario segnalano che il leverage medio è sceso da 1,8 a 1,4, manifestando una minore dipendenza delle aziende dal debito. Tuttavia, la copertura degli oneri finanziari da parte dell’EBITDA è calata passando da un valore medio di 130,7 nel 2022 a 40,6 nel 2023, a causa del considerevole aumento del costo del debito nell’area UE.

È quindi possibile concludere che il settore biomedicale modenese sta attraversando una fase di crescita sostenuta, anche se vi sono imprese che denotano uno scostamento da questa tendenza complessiva con particolare riferimento ai diversi profili della redditività. Nel complesso, il settore appare ben posizionato per affrontare le nuove sfide e rafforzare la propria competitività nel mercato globale.



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