BCE, ecco come cambiano i prestiti con l’ultimo taglio del 2025

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
Abruzzo
Agevolazioni
Agrigento
Alessandria
Ancona
Aosta
Arezzo
Ascoli-Piceno
Aste L'Aquila
Asti
Avellino
Bari
Barletta-Andria-Trani
Basilicata
Belluno
Benevento
Bergamo
Biella
Bologna
Bolzano
Brescia
Brindisi
Cagliari
Calabria
Caltanissetta
Campania
Campobasso
Caserta
Catania
Catanzaro
Chieti
Como
Cremona
Crotone
Cuneo
Emilia-Romagna
Enna
Ferrara
Firenze
Foggia
Forli-Cesena
Friuli-Venezia Giulia
frosinone
Genova
Gorizia
Grosseto
Imperia
Isernia
Italia
La-Spezia
Latina
Lazio
Lecce
Lecco
Liguria
Livorno
Lodi
Lombardia
Lucca
Macerata
Mantova
Marche
Massa-Carrara
Matera
Messina
Milano
Modena
Molise
Monza-Brianza
Napoli
Novara
Nuoro
Olbia Tempio
Oristano
Padova
Palermo
Parma
Pavia
Perugia
Pesaro-Urbino
Pescara
Piacenza
Piemonte
Pisa
Pistoia
Pordenone
Potenza
Prato
Puglia
Ragusa
Ravenna
Reggio-Calabria
Reggio-Emilia
Rieti
Rimini
Roma
Rovigo
Salerno
Sardegna
Sassari
Savona
Sicilia
Siena
Siracusa
Sondrio
Sud sardegna
Taranto
Teramo
Terni
Torino
Toscana
Trapani
Trentino-Alto Adige
Trento
Treviso
Trieste
Udine
Umbria
Valle d'Aosta
Varese
Veneto
Venezia
Verbania
Vercelli
Verona
Vibo-Valentia
Vicenza
Viterbo


Il 2025 si prospetta un anno di grandi cambiamenti per il mercato finanziario, con un impatto significativo soprattutto sui prestiti e sui mutui.

La Banca Centrale Europea (BCE) ha già adottato diversi tagli dei tassi di interesse e gli esperti prevedono almeno altri due interventi nei prossimi mesi.

L’obiettivo è stimolare la crescita economica e contenere il rallentamento dell’inflazione. Christine Lagarde, Presidente della BCE, ha sottolineato come l’economia europea stia attraversando una fase complessa, rendendo necessario un allentamento delle politiche monetarie.

Con il recente taglio dei tassi, il costo del denaro è diminuito ulteriormente, portando il tasso sui depositi al 2,50% rispetto al precedente 2,75%, quello sulle operazioni di rifinanziamento al 2,65% dal 2,90% e il tasso sui prestiti marginali al 2,90% dal 3,15%.

Ma quali saranno gli effetti concreti di questa politica monetaria della Bce? Vediamo insieme come questi cambiamenti influenzeranno i prestiti e i mutui nel 2025.

Prima però vi lasciamo al video Youtube di Il Sole 24 ore, sugli effetti del taglio dei tassi.

BCE e prestiti, ecco come cambiano le rate con il taglio dei tassi

L’ennesimo taglio dei tassi di interesse adottato dalla BCE nel 2025 ha un impatto diretto non solo sui mutui, ma anche sul mercato dei prestiti personali e del credito al consumo.

Negli ultimi mesi, il costo del denaro è sceso progressivamente, portando a una riduzione dei tassi di interesse applicati dalle banche. Questo significa che chi richiede un prestito nel 2025 potrà ottenere condizioni più vantaggiose rispetto agli anni precedenti.

Ad esempio, la media dei tassi d’interesse per il credito al consumo potrebbe scendere al 7,65%, un netto miglioramento rispetto ai picchi superiori al 10% registrati negli ultimi anni. Questo si traduce in un risparmio concreto per i consumatori:

  • Un finanziamento di 700 euro per l’acquisto di una lavatrice, rimborsabile in 5 anni, potrebbe avere una rata mensile di circa 14 euro.
  • Un prestito per uno smartphone da 850 euro, suddiviso in 24 mesi, comporterebbe una rata di 40 euro.

Con il costo del denaro più basso, le banche potrebbero inoltre allentare i criteri di concessione del credito, aumentando la disponibilità di prestiti personali e finanziamenti per famiglie e imprese.

BCE, crescita prevista per mutui e prestiti nel 2025

La riduzione dei tassi della BCE non avrà effetti positivi solo sui prestiti personali, ma anche sul mercato immobiliare. I mutui, infatti, continueranno a beneficiare del calo dei tassi, incentivando l’acquisto di abitazioni da parte delle famiglie.

Secondo i dati più recenti, tra maggio e dicembre 2024 i prestiti per la casa sono aumentati di 5,3 miliardi di euro, registrando una crescita dell’1,3%. Questa tendenza dovrebbe proseguire nel 2025, grazie alle condizioni di finanziamento più favorevoli offerte dalle banche.

Per chi ha già un mutuo a tasso variabile, i benefici potrebbero essere ancora più evidenti. Un’analisi condotta da un’associazione di consumatori ha stimato che, con un taglio di 25 punti base dei tassi, la rata di un mutuo medio potrebbe ridursi di circa 17,50 euro al mese, pari a 210 euro all’anno. Tuttavia, il risparmio effettivo dipenderà dalla durata residua del finanziamento e dalle condizioni applicate dalla banca.

Conviene richiedere un prestito nel 2025?

Con il calo dei tassi di interesse, il 2025 potrebbe essere un anno vantaggioso per chi necessita di un prestito personale o di un mutuo. Tuttavia, prima di accendere un finanziamento, è fondamentale valutare alcuni aspetti chiave:

  • Confrontare le offerte perché ogni banca applica condizioni differenti, quindi è consigliabile confrontare più preventivi per trovare il tasso più conveniente.
  • Valutare il TAEG perchè oltre al tasso di interesse nominale, è importante considerare il TAEG, che include tutti i costi accessori del finanziamento.
  • Scegliere la durata giusta perché ad esempio un periodo di rimborso più lungo riduce l’importo della rata, ma può aumentare il costo totale del prestito.
  • Considerare il futuro andamento dei tassi  perché se la BCE continuerà a tagliare i tassi, i prestiti potrebbero diventare ancora più convenienti nei prossimi mesi.

In conclusione, il 2025 potrebbe rappresentare un’ottima opportunità per ottenere prestiti a condizioni vantaggiose, sia per chi necessita di liquidità immediata sia per chi sta pensando di acquistare casa. Tuttavia, è sempre consigliabile valutare attentamente le proprie esigenze finanziarie e confrontare le diverse opzioni disponibili sul mercato.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link